19 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Manifestazione del Centrodestra

Matteo Salvini: «Mi fido di Forza Italia anche su MES, avremo la forza di convincere»

Per il leader del Carroccio, non c'è differenza fra l'approccio «dialogante» degli azzurri con il Governo e quello della Lega: «Anche noi dialoghiamo; però per dialogare bisogna essere in due»

Video Agenzia Vista

Al via in piazza del Popolo a Roma la manifestazione nazionale del centrodestra «Insieme per l'Italia del lavoro». Stavolta «non abbiamo neanche le seggioline per evitare polemiche», ha sottolineato il segretario della Lega, Matteo Salvini, alludendo alle accuse di «irresponsabilità» ricevute in occasione del corteo del 2 giugno scorso per il mancato rispetto delle norme sul distanziamento sociale. «E' giunto finalmente il giorno della nostra manifestazione a Piazza del Popolo. Il centrodestra unito in una piazza riscaldata dal calore di uno straordinario popolo a cui abbiamo il dovere di dare voce. Viva l'Italia che non si arrende», ha scritto dal canto suo Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia.

«Taglio della burocrazia, taglio del codice degli appalti, riempire l'Italia di gru e cantieri. Non si può essere bloccati in autostrada per ore ore e ore. E poi il taglio delle tasse, sfidiamo il Governo a portare in Parlamento un'ipotesi di taglio delle tasse di cui chiacchierano da mesi»: così Salvini ha sintetizzato le proposte del centrodestra per la ripresa economica dopo l'emergenza sanitaria.

Ai microfoni di Rainews24 Antonio Tajani, numero 2 di Forza Italia, è tornato dal canto suo a precisare che non c'è, da parte degli azzurri, nessuna intenzione di fare da stampella al governo Conte. «Berlusconi l'ha detto in maniera molto chiara, la via maestra sono le elezioni. Se non ci dovessero essere elezioni, il centrodestra dovrebbe trovare una soluzione in Parlamento per andare al governo unito, il centrodestra. Ma è ovvio che noi siamo alternativi alla sinistra. Il centrodestra non è un partito unico, ognuno di noi è fiero della sua identità ma a differenza della sinistra noi la sintesi siamo in grado di farla».

Quanto alle posizione favorevole di Forza Italia sul Mes (Meccanismo europeo di stabilità, il cosiddetto fondo salva-Stati), secondo Tajani è proprio il sì azzurro «che sta mettendo in difficoltà il Governo, che rischia di cadere perché FI ha avuto una posizione molto chiara che fa espolodere le contraddizioni nel governo Conte. Siamo pronti a collaborare con il Governo, che significa lavorare con il Governo, non sostenerlo. Abbiamo sempre anteposto l'Italia all'interesse dei partiti».

Salvini, che ha detto di fidarsi «totalmente» del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, ha tuttavia ribadito il suo no al Mes: «Avremo la forza, la fortuna e la bravura e di convincere delle nostre idee chi ancora non è pienamente convinto». Per Salvini, non c'è differenza fra l'approccio «dialogante» degli azzurri con il Governo e quello della Lega: «Anche noi dialoghiamo; però per dialogare bisogna essere in due», ha precisato. E a chi gli ha chiesto se fosse arrivata la data proposta dal premier per l'incontro con le opposizioni, Salvini ha risposto con un sorriso: «No».