Violenza donne, Boldrini a Salvini: «Il problema è culturale»
La Deputata di Liberi e Uguali: «La richiesta tassativa del pm di vedere la parte lesa entro tre giorni dalla violenza nella realtà italiana della giustizia è un qualcosa di inapplicabile»
ROMA - «In merito alla richiesta tassativa per il pm di vedere la parte lesa entro tre giorni, in un mondo ideale sarebbe auspicabile, ma nella realtà italiana della giustizia questo è inapplicabile. Andrebbe a creare delle enormi disfunzioni anche nelle misure cautelari. Laddove ci sono tante richieste, come nelle grandi procure, questo rischierebbe di far inceppare la macchina». Lo ha detto a Sky TG24 Pomeriggio la deputata di LeU Laura Boldrini commentando la proposta di legge «Codice Rosso» presentata oggi da Matteo Salvini e Giulia Bongiorno.
Il problema è culturale
«In Commissione Giustizia - ha spiegato Laura Boldrini - avevamo diverse proposte di legge sullo stesso tema, quella della collega Ascari del M5S era più completa. Avremmo voluto partire da quel testo e dialogare per fare un testo condiviso tra tutte le deputate. Invece la maggioranza ha voluto scegliere il testo del Governo, che è quello meno completo e che si concentra solo su questo punto. Ma la violenza sulle donne non si combatte solo con la procedura penale, che è importante ma non è l'unico dato. Il problema è culturale. Inoltre in tre giorni la donna è ancora sotto shock quindi, dopo che ha già parlato con le forze dell'ordine, chiamarla per fare un'altra testimonianza probabilmente non è la cosa più indicata in casi di violenza».
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