Salvini a Berlusconi: «Cancellare la legge Fornero, lo deve firmare e controfirmare»
Il segretario della Lega sui rapporti con gli alleati: «Con il Cavaliere vado d'accordissimo, mi aspetto solo chiarezza»
ROMA - «Salvini premier. Io sono chiaro con elettori e alleati, ci metto la faccia. Chi vota Lega non avrà sorprese il 5 marzo, non spunterà nessun coniglio dal cappello. Chiedo a Berlusconi di fare altrettanto e indicare prima del voto chi è il suo candidato premier. Se non ne ha uno, può fare il mio nome». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in una intervista a Libero.
La battuta sul patto dal notaio
In particolare, sulla alleanza con Berlusconi Salvini ha spiegato che «mi fa piacere averlo alleato e che sia tornato in auge. Rispetto a lui, io ho l'orgoglio di non aver mai sostenuto governi tecnici o del Pd». Quella del notaio poi «era una battuta. Mi interessa che venga sottoscritto un patto pubblico davanti agli italiani - ha chiarito - Berlusconi l'ha già fatto, da Vespa, ai tempi in cui era abituato a fare tutto da solo. Adesso però ci sono io - ha ricordato - e comunque io con Berlusconi vado d'accordissimo, mi aspetto solo chiarezza. I miei non sono mai problemi personali, ma politici. Non sono le sue frecciate che mi danno fastidio, è quando parla di Gentiloni bis che mi si rizzano i capelli».
Il programma di Salvini
«Reddito di dignità, reddito di cittadinanza: queste cose non mi piacciono», ha poi chiarito Salvini aggiungendo «basta con le elemosine elargite a spese altrui a chi non produce. II solo aiuto che concepisco è il taglio delle tasse a chi rende ricca l'Italia. II mio obiettivo è aiutare le imprese, i commercianti, i professionisti e i lavoratori». Il leader della Lega ha ribadito che «in Italia non devono entrare immigrati clandestini e chi è qui non censito va rimpatriato. Abbiamo oltre 700mila clandestini nel Paese: voglio vedere centinaia di aerei partire per riportarli a casa. Ci saranno solo rimpatri. E, restando in tema di immigrazione, mi lasci aggiungere che sono per la sospensione immediata dell'autorizzazione per la costruzione di moschee, centri culturali e iniziative islamiche di altro tipo. L'islam, almeno finché non diventerà rispettoso e democratico, è incompatibile con la nostra civiltà. Su questo, sono per la linea Trump».