19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Caso Marra

Raggi rinviata a giudizio su nomina Marra: «Fango su di me»

Gli inquirenti della Procura di Roma hanno chiesto il rinvio a giudizio per la sindaca Virginia Raggi per l'accusa di 'falso documentale'

ROMA - Gli inquirenti della Procura di Roma hanno chiesto il rinvio a giudizio per la sindaca Virginia Raggi per l'accusa di "falso documentale": secondo i magistrati di piazzale Clodio la prima cittadina avrebbe mentito all'anticorruzione del Campidoglio riguardo al caso di Renato Marra, fratello del suo ex braccio destro Raffaele. Marra senior da vigile urbano graduato venne promosso a capo del dipartimento turismo del Comune con un sensibile incremento di stipendio. Chiesta invece l'archiviazione per l'abuso d'ufficio, relativo alla nomina dell'ex capo della segreteria politica, Salvatore Romeo. I magistrati - dopo aver appurato che dietro 3 polizze assicurative intestate da Romeo alla Raggi non c'era alcun illecito e aver visionato la memoria difensiva presentata dai suoi legali - hanno deciso di sollecitare al gip l'archiviazione.

No abuso d'ufficio
Cadono così le accuse di abuso d'ufficio "dopo mesi di fango mediatico", afferma la Raggi in un post-sfogo su Facebook. "Per mesi i media mi hanno fatta passare per una criminale, ora devono chiedere scusa a me e ai cittadini romani", prosegue. "E sono convinta che presto sarà fatta chiarezza anche sull'accusa di falso ideologico".

Archiviazione anche per Marino e Alemanno
La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione dell'accusa di abuso d'ufficio anche nei confronti degli ex sindaci della Capitale, Ignazio Marino e Gianni Alemanno, in relazione alle nomine effettuate quando erano primi cittadini.