16 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Immigrati a Roma

Roma, anche gli zingari si mettono a pulire i marciapiedi in cambio di elemosina

Anche gli zingari si organizzano e si mettono a pulire i marciapiedi di Roma. Almeno è quanto sta avvenendo nel quartiere Appio Latino, afflitto, come tutta la capitale, da una sporcizia e un degrado senza precedenti

ROMA - Anche gli zingari si organizzano e si mettono a pulire i marciapiedi di Roma. Almeno è quanto sta avvenendo nel quartiere Appio Latino, afflitto, come tutta la capitale, da una sporcizia e un degrado senza precedenti. Che alcuni immigrati si mettessero a ripulire aiuole, spazi verdi e marciapiedi come segno di buona volontà e ricevere così piccoli compensi da parte di negozianti e cittadini era cosa nota da qualche mese. «Lo faccio per tenermi impegnato, non c'è lavoro», spiega questo ragazzo nigeriano, che racconta di far parte di un gruppo di migranti che si è autorganizzato attorno a quest'idea di lavoretti di pubblica utilità, ricompensati con contributi volontari. Idea che evidentemente sembra funzionare, se anche questo piccolo nucleo familiare di zingari provenienti dalla Romania ha deciso di farla propria. «Non abbiamo un lavoro, non abbiamo soldi, puliamo la strada così prendiamo un po' di soldi per mangiare», spiegano. Secondo questo ragazzo, già padre di un bimbo, l'attività non è particolarmente remunerativa: «No, poco: venti, trenta, cinquanta centesimi». Ma qualche cittadino i soldi li lascia. Forse, per i romani, chiedere l'elemosina senza fare altro è diventato culturalmente inaccettabile.