26 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Elezioni in Sicilia

Elezioni regionali siciliane, M5s punta su Cancelleri: «Se vinciamo in Sicilia vinciamo a Roma»

L'investitura è arrivata da Beppe Grillo che, dal palco della convention al Castello a mare di Palermo, ha ufficializzato la candidatura del deputato regionale siciliano pentastellato Giancarlo Cancelleri alla presidenza della Regione Sicilia

PALERMO - L'investitura è arrivata direttamente dal deus ex machina del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo che, dal palco della convention al Castello a mare di Palermo ha ufficializzato la candidatura del deputato regionale siciliano pentastellato Giancarlo Cancelleri alla presidenza della Regione Siciliana. Il suo nome è stato scelto tra gli 8 candidati alle regionali, svoltesi sulla piattaforma Rousseau, alle quali hanno partecipato 4.350 iscritti certificati al movimento di Grillo. Per il Movimento, come ha sottolineato lo stesso vice presidente della Camera, Luigi Di Maio con toni già da candidato premier, si tratta di un banco di prova in vista delle elezioni politiche del 2018.

Dalla Sicilia all'Italia
«Se il 5 novembre vinciamo qui in Sicilia, nel 2018 vinciamo a Roma in Parlamento - ha detto Di Maio - il nostro vero nemico contro cui bisogna lottare è la sconfitta morale del cittadino che crede che non si posa cambiare più niente e che è tutto perso». Come nel 2012, Giancarlo Cancelleri cercherà di portare il Movimento 5 Stelle a Palazzo d'Orleans. Un progetto che appare più a portata di mano dell'ultima volta, quando il movimento di Beppe Grillo, pur risultando il più votato sull'isola e conquistando 15 deputati, fu sconfitto dalla coalizione che portò Rosario Crocetta alla guida della Regione. «La Sicilia che abbiamo nel cuore - ha annunciato Cancelleri - è quella dove gli ospedali funzionano, non ci sono file, non crollano i ponti, dove le strade funzionano e con un treno puoi spostarti in maniera civile da una città all'altra, dove i giovani non se ne vanno per cercare un lavoro. Ed è anche quella in cui i politici guadagnano meno e l'unico vitalizio ce l'ha solo chi ne ha bisogno e si chiama reddito di cittadinanza». Sul palco di Palermo sono saliti anche Davide Casaleggio e Beppe Grillo, che ha ammesso un po' di commozione nel vedere i "suoi ragazzi" trasformarsi in sindaci, consiglieri regionali e parlare di politica.