20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Movimento 5 stelle

Grillo ricorda Casaleggio fra Gengis Khan, Tex Willer e il Grande Blek

Il lelader del Movimento 5 stelle nel suo discorso di Capodanno: «Poi se ne è andato, il 12 di aprile, il coautore di tutto. Io sento ancora una perdita gigantesca. Tutto il Movimento la sente. Lui era un manager, io ero un comico: due personalità che si scontravano. Era uno scontro apparente»

ROMA - «Quest’anno è stato un anno un po’ particolare, di perdite gravi. Abbiamo perso uno dei grandi della storia di questo Paese, grandissimo, che è stato Dario Fo. Se ne è andato un grande vecchio umanista straordinario».

Gengis Khan e la Rete
«Poi se ne è andato, il 12 di aprile, il coautore di tutto. Io sento ancora una perdita gigantesca. Tutto il Movimento la sente: che è Gianroberto Casaleggio. Io e Casaleggio eravamo qua, quando progettavamo che cosa fare, lui era un manager, io ero un comico: due personalità che si scontravano. Era uno scontro apparente. Lui mi regalò un libro: Gengis Khan. Lui parlava di Gengis Khan come rete, coi cavalli, che univa il più grande impero della storia dell’umanità. Vedeva il cavallo come un bit. Gengis Khan gestiva la Rete per formare il più grande impero della storia. Parlavamo di Tex Willer e del Grande Blek, di Fantascienza, degli Urania… Lui dal punto di vista manageriale vedeva gli obiettivi. Io ero il cialtrone, il buffone, quello che vedeva il fatto di far ridere.

"Gianroberto ci lascia in eredità una cosa straordinaria"
«Ecco cosa non ci perdoneranno mai i partiti politici: che un comico è stato un cofondatore di un Movimento. Che non ci prendiamo tanto sul serio, che abbiamo l’ironia. E’ straordinario! E’ straordinario quest’abbinamento, a cui nessuno credeva. Nessuno credeva che potesse nascere un Movimento dalla Rete, con un Vaffa! Questa rabbia concentrata… e adesso è diventato quello che avete visto: il primo Movimento politico. Gianroberto ci lascia in eredità una cosa straordinaria, non esiste al mondo una cosa così straordinaria: Rousseau (l’esempio di democrazia dal basso), un sistema operativo dove chiunque entra, guarda e può votare le leggi. Può votare il Presidente della Regione, può votare il Sindaco. Andare a vedere chi sono prima delle elezioni. Può fare una legge. Guardate che per un cittadino comune poter lasciare un segno della sua vita, della sua professione nella realtà, è straordinario! E questo è un mezzo di democrazia veramente diretta e dal basso!».