Dottoressa aggredita davanti all'ospedale di Crotone, salvata da un ambulante marocchino
Una dottoressa di un ospedale di Crotone è stata aggredita e ferita mentre stava lasciando il presidio al termine del turno di lavoro
CROTONE - Una dottoressa dell'ospedale civile San Giovanni di Dio di Crotone, Maria Carmela Calindro, di 56 anni, è stata aggredita e ferita, mentre stava lasciando il presidio al termine del turno di lavoro, da un uomo con il volto coperto, Luigi Amoruso, di 50 anni, che l'ha colpita al collo con un cacciavite. L'aggressore, un disoccupato, è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. «Devi essere punita. Hai fatto morire mia madre». Così Luigi Amoruso si è rivolto alla dottoressa, colpendola ripetutamente con un cacciavite prima di essere bloccato da un venditore migrante che lo ha tenuto fermo fino all'arrivo della polizia. Secondo quanto è emerso dalle indagini, la madre di Amoruso era deceduta nel 2017 a causa di un carcinoma nel reparto di Medicina generale dell'ospedale di Crotone dove è in servizio la dottoressa. La donna è stata ricoverata nello stesso ospedale in codice rosso, ma non sarebbe in pericolo di vita. A proteggere il medico è stato un venditore ambulante extracomunitario, il cui intervento è valso a scongiurare conseguenze più gravi.
La dinamica
Dopo che la dottoressa è stata copita al collo con un cacciavite, l'ambulante marocchino è intervenuto. Si tratta di Mustafa El Aoudi, che è riuscito a bloccare l'uomo. «Ho fatto quello che avrebbero fatto tutti», ha detto Mustafa. Sul posto è poi giunta una Volante della Polizia di Stato, che ha fermato l'aggressore e lo ha portato in Questura. «Ho sentito gridare la dottoressa e allora mi sono avvicinato. Ho visto che un uomo che la colpiva con un cacciavite allo stomaco,la voleva ammazzare. Mi sono avvicinato e l'ho buttato giù, poi è scappato e l'ho inseguito fino al bidone della spazzatura, gli ho fatto lo sgambetto ed è caduto. A quel punto l'ho tenuto fermo fino a quando non è arrivata la polizia».
La seconda aggressione in 4 mesi
Quella di oggi è la seconda grave aggressione compiuta a medici in servizio nell'ospedale civile di Crotone nell'arco di quattro mesi. Nella notte tra il 3 ed il 4 agosto scorsi, infatti, un medico anestesista venne picchiato selvaggiamente con calci, pugni dai congiunti di un ragazzo di Rosarno ricoverato nel reparto di rianimazione. Il medico avrebbe voluto soltanto che i familiari potessero dare l'ultimo saluto ad un ragazzo malato che stava morendo. Una cortesia ed un'attenzione che vennero però «ricambiate» con un'aggressione ai danni del medico.
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