17 settembre 2024
Aggiornato 11:30
Politica

Joe Formaggio, il ritorno del sindaco 'anti-rom': «Altro che carcere. Lasciate gli assassini di Desirée un'ora con suo padre...»

In un'intervista a La Zanzara il sindaco di Albettone torna a scagliarsi contro rom e immigrati. E lancia l'idea di un «partito bianco» contro Cecile Kyenge

Una foto tratta dal profilo Facebook del sindaco di Albettone (Vicenza), Joe Formaggio
Una foto tratta dal profilo Facebook del sindaco di Albettone (Vicenza), Joe Formaggio Foto: ANSA/ FACEBOOK ANSA

VICENZA - I 12mila euro, più spese legali, di risarcimento danni alle associazioni Avvocati per niente e Asgi-Associazione studi giuridici sull'immigrazione per «discriminatorio e incitamento all’odio razziale nei confronti di rom e migranti» non fermano Joe Formaggio, sindaco di Albettone. Ed è sempre dai microfoni de La Zanzara che il primo cittadino del piccolo comune vicentino è tornato ad attaccare tutto e tutti, con il solito stile tutt'altro che politicamente corretto. Il primo attacco - decisamente colorito, definiamolo così, è per Cecile Kyenge: «Ditemi a che c***o serve un partito come l’Afro Italian Power. In Italia non c’è razzismo, non c’è odio razziale, una come la Kyenge è stata persino ministro ed ha preso 80 mila preferenze, dove vedete razzismo? In Italia siamo anche troppo democratici, consentiamo tutto. Casomai c’è razzismo al contrario contro gli italiani». E allora, «se la Kyenge continua così, con queste puttanate, qualcuno farà il partito dei bianchi, il White Power».

Il caso di Desirée
Joe Formaggio poi si spinge su uno dei casi di cronaca delle ultime settimane: la morte di Desirée Mariottini nel quartiere romano di San Lorenzo. E anche qui le sue parole sono "oltre": «Quelle 4 bestie che hanno ucciso una nostra ragazza fra qualche mese saranno fuori. Siamo deficienti noi in Veneto. Arrestano un nigeriano con droga e gli portano via i soldi. Il giudice lo lascia libero subito e costringe la Polizia a dargli indietro i soldi, ma stiamo scherzando? Invece di spaccargli le gambe gli diamo indietro i soldi. Cosa vorrei per gli assassini di Desiree? Non meritano i 500 euro che spendiamo al giorno per un carcerato. Io lo lascerei a suo padre. Lo legherei e gli direi fai quello che vuoi, hai un’ora di tempo».

«Fosse per me, ripartirebbero le crociate»
Poi il discorso del sindaco di Albettone si sposta sul tema immigrazione: «Fosse per me – dice Formaggio – ripartirebbero le crociate. Arrivano a sfinirci in tutte le maniere. Quindi il razzismo è nei nostri confronti, di noi italiani. È quello il problema. Ed i nostri cazzo di politici non capiscono che è così». Formaggio è anche contrario alla decurtazione dei famosi "35 euro" stabilita da Salvini: «Venti euro sono ancora troppi». 

I rom nel mirino
La condanna per le frasi razziste pronunciate da Formaggio sempre a La Zanzara nell'ottobre 2016 erano soprattutto contro i rom. E nonostante i 12mila euro da pagare, il sindaco non fa nessun passo indietro e a precisa domanda dei conduttori - «la prenderesti una badante rom a casa tua?» - risponde: «Assolutamente no. Un giudice mi ha contestato pure il fatto che piuttosto di affittare una casa ai rom le avrei dato fuoco.  La casa è mia, potrò farne ciò che voglio o no? No. Non si può neanche quello, vabbe’. Allora la tengo chiusa che ci corrano dentro le pantegane. Meglio le pantegane dei rom, almeno ogni tanto vado la e le saluto. Preferisco le pantegane ai rom in casa mia. Posso affittarla a chi cazzo voglio?».