24 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Immigrazione

Salvini cancella il 'progetto Riace': tutti i migranti saranno trasferiti

Una circolare del ministero dell'Interno revoca i finanziamenti, stoppando il progetto Sprar. Il sindaco Lucano: «Vogliono distruggerci ma non ci arrendiamo»

Il corteo in solidarietà con Mimmo Lucano per le strade di Riace
Il corteo in solidarietà con Mimmo Lucano per le strade di Riace Foto: ANSA/MARCO COSTANTINO ANSA

ROMA - Stop al progetto Sprar di Riace: i migranti presenti nel Comune saranno trasferiti altrove. È questo il contenuto di una circolare del Viminale firmata dal ministro Matteo Salvini dopo l'arresto del sindaco Mimmo Lucano, finito ai domiciliari con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. E questa potrebbe essere la fine del tanto acclamato 'modello Riace'. Per il Viminale, però, nessuna 'persecuzione' nei confronti del sindaco 'dei migranti': i progetti Sprar, ricordano, vengono rinnovati ogni tre anni. Nel caso di Riace si tratta del triennio 2017-2019, ma già dall'estate scorsa il Viminale aveva bloccato alcuni pagamenti per anomalie nella documentazione presentata dall'amministrazione locale. Nel 2018 il comune di Riace non ha ricevuto fondi e «il 30 luglio scorso il sindaco era stato avvisato della revoca dei finanziamenti, diventata ufficiale all'inizio di questa settimana».

Cosa accadrà
I migranti di Riace verranno trasferiti già dalla settimana prossima, e nel giro di un mese dovrebbero essere ricollocati in altri centri. Dal ministero si ricorda poi che il coordinamento delle operazioni è affidato al Servizio centrale, ufficio istituito dall'Anci (in base a una convenzione con il Viminale) e che gestisce la rete Sprar. E soprattutto si sottolinea che «la convenzione del ministero con Anci, l'approvazione del progetto Sprar a Riace e i primi stop ai finanziamenti per presunte irregolarità si riferiscono a gestioni precedenti all'arrivo di Matteo Salvini al ministero». Lapidario, nella serata di ieri, il commento del leader della Lega: «Chi sbaglia, paga. Non si possono tollerare irregolarità nell’uso di fondi pubblici, nemmeno se c’è la scusa di spenderli per gli immigrati».

La rabbia di Riace: «Ma non ci arrendiamo»
«Vogliono soltanto distruggerci. Nei nostri confronti è in atto ormai un vero e proprio tiro incrociato. I nostri legali, comunque, stanno già predisponendo un ricorso al Tar contro la decisione del Viminale». Queste le prime parole di Domenico Lucano alla circolare del Viminale del 09/10 ma uscita soltanto in queste ore. «Ci sono 60 giorni di tempo per impugnare al Tar la disposizione del Ministero e chiedere l'immediata sospensiva. Il Comune di Riace darà mandato a Lorenzo Trucco, presidente Associazione Studi Giuridici Immigrazione, per procedere con il ricorso al Tar».