28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Giornalismo

L'annuncio di Enrico Mentana: «Fondo un giornale fatto da giovani»

Il direttore del Tg di La7: «Sarà un quotidiano digitale». Il sottosegretario Vito Crimi (M5s): «Una ventata d'aria fresca»

Enrico Mentana alla cerimonia dei vincitori della 58ma edizione del Premiolino. Milano, 20 Giugno 2018
Enrico Mentana alla cerimonia dei vincitori della 58ma edizione del Premiolino. Milano, 20 Giugno 2018 Foto: Flavio Lo Scalzo | ANSA ANSA

ROMA - Enrico Mentana, direttore del Tg di La7, fonderà «un quotidiano digitale realizzato solo da giovani». Lo annuncia lo stesso giornalista su Facebook. «Ho preso una decisione» scrive il direttore: «Ho detto e scritto tante volte che noi della generazione degli anni '50 e '60 abbiamo potuto realizzare il nostro sogno di fare i giornalisti, quel che è ormai precluso anche ai più bravi tra i giovani di oggi. Ho cercato di spiegare perché si sia operata questa chiusura pressoché totale (peraltro simile a quella di tante altre professioni)». Crisi della stampa tradizionale, crollo della pubblicità, abbattimento dei profitti per l'invalersi del web, costo sempre più alto del lavoro giornalistico già in essere in rapporto alle entrate degli editori, e tanto altro. «Il risultato però è che noi siamo ancora seduti, tutelati da contratti che ci tutelano, ben pagati, con una cassa sanitaria autonoma e una pensione che ci aspetta». Fuori tanti giovani, «potenzialmente più che meritevoli, aspettano in piedi e senza garanzie. E anche lettori e telespettatori sono come noi: del resto un prodotto fatto da sessantenni, con modalità novecentesche, è seguito per consuetudine, tradizione e simili coordinate politico-culturali da un pubblico in cui i giovani proprio non ci sono o quasi».

«Per me è arrivato il momento di fare qualcosa»
Dunque, prosegue Mentana, «è giunto per me il momento di fare qualcosa di tangibile: far nascere un quotidiano digitale realizzato solo da giovani regolarmente contrattualizzati, magari con la tutela redazionale di qualche 'vecchio' a titolo amatoriale (ribaltando la logica dello stage!) che possa riaprire il mercato della scrittura e della lettura giornalistica per le nuove generazioni». Di suo il direttore metterà «una parte del finanziamento e il contributo quotidiano di scritti che fino a oggi ho postato su Facebook». Se con contributi economici e pubblicità si reggerà, bene. «Se, come inevitabile almeno all'inizio, sarà in passivo, ci penserò io. Se, come spero, diventerà profittevole, tutto l'attivo sarà usato per nuove assunzioni e collaborazioni. Se per motivi loro ci saranno aziende o mecenati in grado di aiutare senza nulla pretendere saranno benvenuti». Per la raccolta pubblicitaria sarà scelto chi farà l'offerta migliore. «Chiederò all'ordine dei giornalisti e alla Fnsi quali possano essere le griglie normative e contributive più corrette e solo allora penserò a come avviare il reclutamento», conclude Mentana.

Crimi: «Bene progetto Mentana, governare il futuro»
Enrico Mentana «ha sempre avuto la capacità di guardare al mondo che cambia con senso critico e cercando di governare il futuro anzichè farsi travolgere.
Condivido pienamente le sue parole». Con un intervento pubblicato da 'Formiche', Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria, commenta il post con cui il direttore del tg di La7 annuncia la nascita di un nuovo quotidiano online. «Davanti ad una crisi pressoché inevitabile - scrive il senatore M5s - puoi decidere di arroccarti nelle tue posizioni consolidate, chiedere che ci sia sempre qualcuno pronto ad aiutarti (lo Stato) oppure decidere di cogliere l'occasione per lanciarti in nuove imprese. Quando parlo di 'efficacia' del finanziamento pubblico all'editoria - prosegue Crimi - mi riferisco proprio a questo: alla capacità di accompagnare un intero sistema a rinnovarsi e adeguarsi ad un mondo che cambia, ed é li che lo Stato deve entrare, contribuendo e accompagnando, non solo con l'aiuto economico, ma fornendo anche strumenti normativi idonei e al passo coi tempi».