20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Sicurezza

Migranti e legittima difesa: perché Giorgia Meloni è 'scontenta' del governo Conte

La presidente di Fratelli d'Italia insoddisfatta. E lancia la provocazione: «Se lo Stato non sa difenderti almeno deve lasciarti difendere da solo»

ROMA - Il fatto che l'Italia «piuttosto che subire quello che le altre nazioni europee impongono, si sia presentata con una sua proposta e abbia costretto gli altri a parlare di una propria iniziativa» è «un segnale di grande cambiamento». Così Giorgia Meloni plaude al «cambio di passo grande del governo Conte». Ma dopo i complimenti, ecco le critiche: «Per la soluzione del tema dei migranti penso che la proposta e quindi l'accordo sia insufficiente: i migranti continueranno ad arrivare se non strappiamo all'Europa la disponibilità ad andare a trattare con i governi libici per impedire ai barconi di partire» ha spiegato la presidente di Fratelli d'Italia a Sky TG24 Mattina commentando l'accordo raggiunto a Bruxelles. Giorgia Meloni è poi tornata a proporre a gran voce la proposta di un «blocco navale» con il governo libico «per impedire ai barconi di partire» 

La proposta di Giorgia Meloni
«Nei giorni in cui discutevamo della nave Aquarius» ha spiegato Giorgia Meloni «in Italia sono arrivati duemila migranti clandestini portati dalle navi della Marina militare italiana». Se i barconi continuano a partire «a un certo punto questa gente da qualche parte deve arrivare. Se riuscissimo a trattare un blocco navale con i governi libici per impedire a questi barconi di partire e poi l'apertura degli hotspot in Africa per distribuire solo i rifugiati nei 27 Paesi della Ue, sarebbe una soluzione seria al problema». Inoltre per la presidente di Fratelli d'Italia «manca un altro elemento che c'era nella nostra risoluzione ed è stato bocciato dalla maggioranza, e mi dispiace che la Lega abbia votato contro: un fondo europeo per finanziare i rimpatri. I rimpatri sono spariti, ma i 600mila immigrati clandestini arrivati in questi anni in Italia come li rimpatriamo? Il cambio di passo è importante ma temo non possa essere risolutivo».

La legittima difesa
Giorgia Meloni è poi tornata su un alto tema caldo del momento, quello della legittima difesa: «Nessuno ha mai ritenuto che il futuro dell'Italia fosse armare gli italiani perché siano nella condizione di difendersi, sono convinta che sia lo Stato a doverli difendere. Vorrei uno stato meno presente quando apri un'impresa e lavori e più presente quando torni a casa la sera». La legge sulla legittima difesa «in questi anni avrebbe dovuto sopperire alla carenza di uno Stato che non riusciva a difenderti. Se lo Stato non è in grado di difenderti almeno deve consentirti di difenderti da solo».