23 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Immigrazione

In Italia sono sbarcati 46 migranti. E altri 42 sono in arrivo

La nave inglese Protector è attraccata a Reggio Calabria. In arrivo, anche se ancora senza porto assegnato, anche la Trenton della Marina americana

Foto di repertorio
Foto di repertorio Foto: Orietta Scardino | ANSA ANSA

REGGIO CALABRIA - É approdata nel porto di Reggio Calabria la nave militare inglese Protector, impiegata nell'operazione Frontex, con a bordo 46 migranti iracheni e pakistani, tra cui 27 uomini, nove donne e dieci minori. Le loro condizioni sono definite buone. I migranti sono stati accolti a terra dal consueto dispositivo di soccorso, accoglienza ed identificazione, composto da forze dell'ordine, Protezione civile regionale e comunale, 118, Croce rossa e associazioni di volontariato. Della decisione di fare approdare la nave nel porto di Reggio Calabria si è avuta notizia solo stamattina, ma questo non ha impedito di allestire per tempo il sistema di accoglienza a terra. Una volta conclude le operazioni di fotosegnalamento, a cura della Polizia di Stato, secondo quanto riferisce, in un comunicato, la Prefettura di Reggio Calabria, i migranti saranno trasferiti secondo il piano di riparto che verrà predisposto dal Ministero dell'Interno.
   
In arrivo anche i migranti 'della' Trenton
Sbarcheranno sempre in Italia anche i 42 migranti salvati dalla nave Trenton della Marina americana davanti alle coste libiche, superstiti di un naufragio che ha causato la morte di altre 12 persone. La Trenton, a quanto si apprende, arriverà in prossimità di Lampedusa domenica mattina e dall'isola si muoverà un mezzo della Guardia costiera italiana che recupererà i 42 per trasferirli in un porto ancora da assegnare. E, nelle stesse ore, arrivano le parole del ministro dei Traporti, Danilo Toninelli: «La nostra Guardia Costiera ha risposto alle chiamate provenienti da quattro imbarcazioni e sta andando a recuperare circa 500 naufraghi nel mare libico. Nessuno può dire che ci sottraiamo alle nostre responsabilità. Men che meno che siamo razzisti o xenofobi. L'Italia è sempre stata e rimane in prima linea quando si tratta di salvare vite umane. Ma così non si può andare avanti. La misura è colma».

L'attacco di Salvini alle Ong
Intanto continuano a tenere banco le parole di Matteo Salvini che, su Facebook, è tornato a ribadire che i porti italiani resteranno chiusi alle Ong: «Mentre la nave della Ong Aquarius naviga verso la Spagna (arrivo previsto domani mattina) altre due navi di Ong con bandiera dell'Olanda (Lifeline e Seefuchs) sono arrivate al largo delle coste della Libia, in attesa del loro carico di esseri umani abbandonati dagli scafisti. Sappiano questi signori che l'Italia non vuole più essere complice del business dell'immigrazione clandestina, e quindi dovranno cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi. Da ministro e da papà, lo faccio per il bene di tutti».