Eventi a Firenze, 7 cose da fare mercoledì 28 febbraio
Musica, spettacolo, libri e tanto altro. Ecco cosa vi attende in città ed una piccola guida per non perdere gli appuntamenti migliori

FIRENZE – Concerti, cultura, teatro e molto altro. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti del mercoledì sera fiorentino.
Annalisa in città
Mercoledì 28 febbraio alle 17 la galleria del disco ospiterà Annalisa per il firma copia del suo album «Bye Bye». Come sempre ricordiamo che l'accesso all'instore è garantito solamente a chi avrà acquistato o acquisterà il disco presso uno dei nostri due punti vendita dove verrà rilasciato il pass da mostrare poi all'ingresso dell'evento.
Libri
All'Ibs Bookshop, mercoledì 28 febbraio alle 18, la presentazione del libro di Davide Vecchi «Lady Etruria». Tra papà e Matteo chi è Maria Elena Boschi. Edizioni Paper First. Insieme all’autore sarà presente Andrea Scanzi. Un'ascesa politica senza precedenti. Tolti i panni della Madonna, indossati durante i presepi viventi nella sua Laterina, Maria Elena Boschi è diventata «Lady Etruria». La fidatissima di Matteo Renzi ha conquistato il potere e adesso non ha intenzione di uscire di scena, tanto da pretendere (e ottenere) una candidatura blindata a Montecitorio. Attraverso documenti e racconti inediti, Davide Vecchi mette in fila tutti i retroscena del petalo più prezioso del Giglio magico. Dai segreti custoditi nella fondazione Open - la cassaforte del segretario Pd - di cui lei detiene le chiavi con Marco Carrai, allo scandalo della banca Etruria che ha investito il padre, Pier Luigi Boschi, vice presidente dell'istituto fino al momento del crack. Proprio i provvedimenti del governo sulla vicenda delle popolari e quella difesa: «Non mi sono mai occupata della banca», poi sonoramente smentita, hanno rischiato di rottamare il volto gentile della rottamazione renziana. Ma nonostante i colpi Maria Elena Boschi è rimasta in sella.
Cinema
Primo appuntamento con la rassegna Nuovo Cinema Italia, a cura di Off Cinema al Cinema La Compagnia. La vitalità del nostro giovane cinema in quattro appuntamenti per quattro opere prime italiane, alla presenza degli autori. Mercoledì 28 febbraio, alle 21, «Dove cadono le ombre» di Valentina Pedicini, Italia, 2017, 95’. Alla presenza della regista. Presentato a Venezia alle Giornate degli Autori. Un film frutto di quattro anni di indagini e documentazione che racconta una pagina nera della recente storia svizzera: il tentativo di sterminio genetico del popolo nomade degli Jenisch. versione originale in italiano con sottotitoli in inglese. Nell’ex orfanotrofio che li ha visti prigionieri nell’infanzia, Anna e Hans, infermiera e suo assistente, vivono come intrappolati nel tempo e nello spazio. Quando dal passato riappare Gertrud il nastro dell'orrore sembra riavvolgersi. Il male è bianco, come il camice di Gertrud, come le pareti dell'ala ovest, la zona delle torture. L'istituto torna a essere ciò che era; ricovero di bambini Jenisch sottratti alle famiglie, tempio di un progetto di eugenetica capitanato da Gertrud. Ispirato a una storia vera, a settecento storie vere.
Musica live
Mercoledì 28 Febbraio, dalle ore 22:00, Hard Rock Cafe Firenze ospita lo One Man Show di Cris Pinzauti, un concerto in acustico che è un susseguirsi di quarant’anni di musica internazionale, di tutti i generi e di ogni categoria d’interprete, durante il quale da una chitarra minimale nascono gli arrangiamenti di tutta una Band, registrando le varie frasi strumentali una sull'altra, dal vivo davanti al pubblico. Due ore di musica senza confini.
Spettacolo
Al Teatro di Cestello, alle 20.45, in scena «Il cielo in bianco e nero», «Gli astronauti sono mica uomini come tutti gli altri, loro ce l’hanno nel sangue l’avventura e la scienza, loro non vedono l’ora di arrivare sulla luna e fare gli esperimenti che ci cambieranno la vita. L’ha detto la televisione, oggi si scrive la storia, allora anche io sto scrivendo un pezzetto di storia!!!» 1969, non è solo la cronaca ufficiale che racconta lo storico viaggio dell’Apollo 11. La storia cambia con gli sguardi, con i linguaggi, le culture, i desideri. Andrea ha 10 anni e il cielo è la passione che lo accompagnerà per tutta la vita, l’emozione per l’avventura e lo stupore per il mistero gli rimarranno dentro. Il suo racconto si intreccia con le parole degli astronauti, la cronaca dei reporter, con l’attesa che in tutto il mondo riunisce le famiglie intorno alla tv: un evento che cambierà il corso della storia, segnando un punto a favore di uno dei due contendenti della guerra fredda. Dopo il 16 luglio 1969, il mondo non sarà più lo stesso ma molti non se ne accorgeranno subito: pagheranno lo scotto di vivere in luoghi incontaminati, lontani anni luce dai grandi mezzi di comunicazione e dal mondo civilizzato. Lo spettacolo alterna tenerezza e ironia, consapevolezza e ingenuo patriottismo: l’Apollo 11 come non l’avete visto mai! info e prenotazioni: prenotazioni@teatrocestello.it – 055.294609.
A teatro
Mercoledì 28 febbraio, alle 21, al Teatro Puccini, col suo stile consueto, ironico e graffiante, Andrea Scanzi mette in scena questo racconto teatrale in un esilarante – e talora inquietante – monologo, «Renzusconi». La formula, già usata dall’autore in spettacoli di successo come Gaber se fosse Gaber, è quella della narrazione intervallata da filmati. Alle parole di Scanzi si alternano video in cui Renzi inanella gaffe, copia (male) il maestro Silvio e promette di smettere con la politica in caso di vittoria del No al referendum del 4 dicembre scorso. Lo spettacolo nasce dal libro di successo «Renzusconi», scritto dall’autore e giunto alla quarta edizione dopo solo due settimane. «Renzusconi» attraverserà i teatri italiani da qui alle elezioni politiche di marzo, da cui potrebbe nascere il renzusconismo definitivo della penisola: ovvero l’inciucio perenne. Sul palco, in novanta minuti tanto comici quanto malinconici, c’è Scanzi. C’è un grande schermo, su cui scorrono le gesta dell’allievo (ripetente) Matteo e del maestro (luciferino) Silvio. C’è una carrellata di politici piccoli piccoli. C’è il silenzio dei Roberto Benigni, c’è il rimpianto per il Rodotà mai stato al Quirinale. E c’è tutta l’essenza di un paese tanto bello quanto, spesso, capovolto.
Jazz
Al Jazz Club Firenze, alle 22, in concerto «Arcadia Trio». Leonardo Radicchi/sax tenore Ferdinando Romano/contrabbasso Giovanni Paolo Liguori/ Batteria con Cristiano Arcelli/sax alto Riteniamo che il jazz sia la musica che meglio di ogni altra possa aiutarci a rappresentare, sublimare e comprendere la complessità dell’età contemporanea. I suoi stessi elementi fondanti ci permettono di provare a leggere attraverso il suo idioma ciò che ci circonda. Arcadia Trio è un manifesto: il jazz è un elemento culturale che può fare la differenza nel sociale. Le composizioni originali sono plasmate su fatti, persone, idee che lasciano il segno nel nostro mondo. Necessary Illusions, è ispirata all’omonimo saggio di Noam Chomsky; Pointless Evolution «un topo non costruirebbe mai una trappola per topi»; Blues for Yvan Sagnet, un migrante africano che ha fatto sua una battaglia che gli italiani hanno abbandonato; Child Song, bambini che devono essere adulti e altri che possono non diventarlo mai. Che impatto può avere una musica non di massa sulle grandi dinamiche del nostro tempo? La stessa dei saggi, della poesia, della letteratura, dell’arte in generale. La musica ha il dovere di contribuire, anche se in minima parte, alla massa critica che ci permette ogni giorno di essere umani. Il mondo è un posto complesso ci serve una musica in grado di rappresentarlo.