Eventi a Firenze, 5 cose da fare giovedì 1 febbraio
Ligabue in città, musica e spettacolo. Ecco cosa vi attende ed una piccola guida per non perdere gli appuntamenti migliori della serata
FIRENZE – Ligabue presenta il suo nuovo film, i concerti nei locali e gli spettacoli a teatro. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti della serata fiorentina.
Ligabue presenta Made in Italy
Luciano Ligabue incontra il pubblico in occasione dell’uscita del suo terzo film, «Made in Italy». Il film vede nel cast Stefano Accorsi e Kasia Smutniak ed è ispirato all’omonimo concept album dell’artista, uscito nel novembre del 2016. La presentazione inizierà al cinema The Space alle 18.30 e proseguirà poi al cinema Uci alle 19.30.
Musica live
Giovedì 1 Febbraio alle 21, al Teatro Puccini Eugenio Bennato nel tour teatrale «Da che sud è sud». Eugenio Bennato, grande ricercatore della canzone popolare, porta sul palcoscenico dei teatri italiani, una nuova visione della creatività artistica legata alla musica tradizionale, allargando il senso della musica etnica italiana ad un orizzonte più mediterraneo. Nel suo lungo percorso per le strade del mondo, iniziato con la creazione della Nccp «Nuova Compagnia di Canto Popolare», ha raccolto le storie degli umili, dei sconfitti e degli uomini contro, cercando quel filo comune che lega le tradizioni popolari al di là delle etnie, creando il suo stile nella musica contaminata da suoni e contenuti che vanno oltre ogni frontiera. Questi sono gli elementi che presenterà nel suo spettacolo teatrale, dove, nel ruolo centrale, resta l’energia della taranta che dall’arcaica favola popolare irrompe nella realtà contemporanea e conquista straordinarie platee di nuova generazione. In questo nuovo spettacolo, insieme a parte di quel ricco repertorio costruito nella sua carriera e assolutamente imprescindibile, presenterà anche il suo nuovo progetto discografico.
Concerti
Giovedì 1 febbraio, al Cafè1926 Bistrot, si esibirà per la prima volta la «Dirty Old Band» con musica irlandese. Sono un gruppo nato nel Mugello, un luogo che in alcuni momenti dell'anno somiglia all'Irlanda! Le ballate popolari irlandesi parlano dell'infinita dolcezza di un canto d'amore e di nostalgia per il marito lontano, soldato costretto a combattere una guerra non sua, e delle gioiose esortazioni a unirsi nella lotta di resistenza. Gighe, reels, sleepjigs, hornpipes, sono solo alcune delle modulazioni con cui l'Irlanda ha coltivato la propria musica popolare, una musica di tutti, priva di copyright, che vive nelle strade di Dublino, Cork, Galway, che corre, come le dita sulle corde di un'arpa, per le colline sinuose fino alle costiere di Moher.
A teatro
Al Teatro delle Arti, a firma di Gianfranco Quero, per la regia Gianfranco Pedullà, «Pupi siamo» è un omaggio alla contraddittoria, mutevole, affascinante arte dell'attore. Produzione originale della compagnia toscana Teatro Popolare d'Arte, lo spettacolo torna giovedì primo febbraio al Teatro delle Arti di Lastra a Signa, dopo lo straordinario debutto del 2015. In scena due interpreti di assoluto rilievo: lo stesso Quero, attore messinese «dal volto pirandelliano», noto al grande pubblico anche per le sue esperienze cinematografiche e televisive, e l’attore toscano Marco Natalucci, già colonna di Arca Azzurra Teatro, Pupi e Fresedde e Occupazioni Farsesche. «Pupi siamo» vive di frammenti pirandelliani tratti da «Uno nessuno e centomila», «Il Fu Mattia Pascal», «L’uomo dal fiore in bocca», «La favola del figlio cambiato», «Il berretto a sonagli», «Ciaula scopre la luna», «Enrico IV» e «I giganti della montagna». La trama di prende spunto proprio dal dramma incompiuto di Pirandello, «I giganti della montagna». I due attori stanno andando in teatro per recitarlo. Nei camerini si discute della vita e dell'arte del drammaturgo siciliano: frammenti, personaggi delle sue opere, il padre, la madre, i figli. La parola viaggia insieme al corpo degli attori, che come una marionetta/pupo si mostrano in continua trasformazione: dalla staticità e rilassatezza del racconto, alla dinamicità e ai ritmi dell’interpretazione dei personaggi. Come Pirandello proiettava le persone dalla vita reale nei suoi racconti letterari e teatrali, così Quero e Natalucci trasportano lo spettatore dalla vita vissuta alla vita narrata. Lo stile è colloquiale, spesso divertito e divertente, attraverso continue digressioni temporali ed escursioni nell'attualità. Lentamente la biografia del poeta diventa un inno di dolore alle condizioni attuali della Sicilia ma anche un omaggio alla contraddittoria, mutevole, affascinante arte dell'attore.
Spettacolo
Al Teatro Rifredi, dall'1 al 3 febbraio, in scena, «Sorry boys» dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze spettacolo con il quale Marta Cuscunà prosegue nel suo progetto artistico sulle «resistenze femminili» partendo dal presupposto che i generi sessuali sono in stretta e reciproca interdipendenza. Lo spunto le viene da una storia vera e disturbante quella di diciotto ragazze americane di una scuola superiore di Glouchester, tutte under 16, che nel 2008 rimasero incinte contemporaneamente.