28 agosto 2025
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Appuntamenti

Eventi a Bologna, 6 cose da fare martedì 30 gennaio

Musica, concerti, spettacoli e arte. Ecco cosa vi attende in città ed una piccola guida per non perdere gli appuntamenti migliori

Bologna, 6 cose da fare martedì 30 gennaio
Bologna, 6 cose da fare martedì 30 gennaio Foto: Shutterstock

BOLOGNA – La grande musica, il teatro, le mostre e molto altro. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti dell'inizio della settimana.

Francesca Michielin in città
Francesca Michielin incontra i fan e presenta il suo nuovo album «2640», contenente i due singoli «Vulcano» e «Io non Abito al Mare» alla Fetrinelli di Bologna, alle 18.

A Teatro
All'Arena del Sole - Sala Thierry Salmon, in scena «Gioie e dolori nella vita delle giraffe». Teodoro Bonci Del Bene, già ospite a Bologna con Ossigeno, terza tappa di un progetto sulle opere del drammaturgo russo Ivan Vyrypaev portato avanti con la sua compagnia Big Action Money, torna sul palco dell’Arena del Sole con uno spettacolo prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, di cui firma scene e regia. Di «Gioie e dolori nella vita delle giraffe» scritto da Tiago Rodrigues, personalità di spicco del panorama teatrale portoghese che alcuni ricorderanno per Três dedos abaixo do joelho andato in scena a VIE Festival nel 2013, è protagonista una bambina di nove anni: orfana di madre e figlia di uno scrittore con problemi economici, vaga per Lisbona in cerca del Primo Ministro del Portogallo affinché eserciti potere per consentirle di soddisfare un suo capriccio; e, trovandolo, lo minaccia di morte. «L’opera in sé è una sorta di fiaba contemporanea, dallo svolgimento lineare ma con elementi di post-drammaticità – suggerisce Teodoro – e con alcune modifiche potrebbe somigliare a un film d’animazione di ultima generazione o al Mago di Oz; perché una bambina, ponendosi un obiettivo da raggiungere, cammina per la città e fa degli incontri, tra cui un orsacchiotto di pezza volgare e sboccato».

Arte
La galleria Maurizio Nobile presenterà le opere di tre artisti: lo scultore Giuseppe Ducrot, il pittore Wolfango e lo scultore Tristano di Robilant. Per il secondo anno, la galleria propone una mostra dedicata a Giuseppe Ducrot, forte del significativo interesse dimostrato per l'artista dalla città di Bologna. Il magnifico scenario di Palazzo Bovi Tacconi, sede storica della galleria, sarà il pretigioso contenitore per l'installazione di sei sculture a carattere sacro e profano dell'artista. La galleria Maurizio Nobile vuole inoltre rendere omaggio a uno dei pittori più importanti della città, scomparso a gennaio dello scorso anno: Wolfango. Il pittore ha consacrato la maggior parte della sua attività pittorica alla Natura Morta ripresa con prospettiva zenitale; la galleria Maurizio Nobile rende omaggio in particolare alla raffigurazione del cibo. All'interno della mostra verrano esposte sei opere dello scultore Tristano di Robilant (1964). Le sculture dell'artista esplorano diversi linguaggi e l'utilizzo di diversi materiali, quali il vetro, il metallo e la ceramica.

Cultura
All'Officina I Care – Centro Studi Donati, «Porrajmos: lo sterminio nazifascista dei Rom e dei Sinti», incontro e reading teatrale con Dijana Pavlović, attrice e attivista per i diritti umani e Luca Bravi, storico, Università di Firenze Fra il 1939 e il 1945 con l’obiettivo di creare un mondo più puro, circa 6 milioni di Ebrei, 500 mila Rom, Sinti e Jenisch furono sistematicamente uccisi dai nazifascisti insieme a persone con disabilità, appartenenti a minoranze religiose, omosessuali... Ma la storia di quegli anni è ancora da scrivere. Se la parola Shoah ha un significato sempre più conosciuto, non si può dire la stessa cosa per il Porrajmos, il genocidio di Rom, Sinti e Jenisch. Come già avvenuto per gli Ebrei e non solo, questo sterminio è stato rimosso perché i sopravvissuti hanno faticato a raccontare ciò che subirono, temendo di non essere creduti per il pregiudizio che pesava e pesa ancora su di loro. La persecuzione e la deportazione razziale appartengono anche alla storia italiana: nell’estate 1940 furono attivati vari campi di concentramento per ospitare ebrei, rom, sinti e cittadini di nazioni in guerra con l’Italia, in parte deportati per essere uccisi ad Auschwitz e in altri lager. La rimozione della complicità italiana al Porrajmos fa parte di un oblio ben più ampio, che riguarda anche i crimini di guerra commessi sotto il fascismo in Africa e in ex Jugoslavia; persino la legge che istituisce in Italia il Giorno della Memoria, non menziona lo sterminio subito dalle minoranze sinte e rom. Con il contributo dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

Jazz
Il 30 gennaio l’atteso concerto del pianista Giovanni Guidi alla Cantina Bentivoglio. Figura di primo piano tra i giovani del jazz italiano ed europeo, che, dopo l’ennesimo successo ottenuto all’ultima recentissima edizione di Umbria Jazz Winter, sarà sul palco della Bentivoglio in duo col noto e bravissimo sassofonista Francesco Bearzatti (Licaones).

Musica live
A grande richiesta si raddoppia a Bologna con una nuova data di Chiara Civello con Eclipse al Bravo Caffè, dalle 22.