6 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Emergenza clandestini

Capotreno Trenord licenziato, Fdi e Lega: «Scandaloso»

Il lavoratore è stato allontanato perché ha insultato uno straniero che lo aveva aggredito tentando di rapinarlo, come ha raccontato a L'aria che tira su La7

ROMA - Il licenziamento del capotreno di Cremona da parte di Trenord dopo l'aggressione e gli insulti ad uno straniero «è assolutamente inaccettabile» per Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi in Regione Lombardia, che ha presentato in Regione una mozione urgente in proposito. Il capotreno ha impugnato il licenziamento e presenterà ricorso al giudice del lavoro, ma «nel frattempo la Regione deve attivarsi per difenderlo. Per questo ho presentato un'interrogazione urgente per chiedere all'assessore Sorte di intervenire con Trenord, che in questo frangente ha preso una decisione assolutamente sbagliata. Non solo i controllori e i capitreno vengono regolarmente aggrediti e insultati da immigrati e gang, ma adesso vengono pure licenziati se reagiscono e si difendono: è assurdo» ha commentato De Corato.

Licenziamento scandaloso
Per Romeo e Rolfi della Lega Nord il licenziamento è «a dir poco scandaloso». «Nella concitazione del momento - hanno spiegato in una nota Romeo e Rolfi - i toni hanno sicuramente superato certi limiti, ma giudicare la situazione solo da questo, non tenendo minimamente conto dell'aggressione, della violenza e del'arroganza di questo delinquente senegalese, appare folle e privo di ogni logica e certamente non giustifica una sanzione così sproporzionata verso il capotreno in questione. Più in generale non si può non considerare il contesto e l'esasperazione in cui queste persone sono costrette a lavorare ogni giorno, con gente che non paga il biglietto, che risponde in maniera strafottente e, quando va male, reagisce anche in modo violento contro chi si trova a dover fare il proprio mestiere». I due esponenti leghisti hanno annunciato che scriveranno una lettera ai vertici di Trenord «perché questa decisione, assolutamente vergognosa, sia rivista nell'immediato con il reintegro di Stagnati nelle sue mansioni. Se non ci saranno passi indietro da parte dell'azienda chiederemo alla Giunta regionale di prendere adeguati provvedimenti» concludono.