20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Appuntamenti

Eventi a Bologna, 7 cose da fare venerdì 1 dicembre

Dai concerti ai gradi spettacoli a teatro, dalle ricorrenze speciali alle mostre; ecco tutto quello che c'è da sapere per organizzare al meglio la propria serata

Bologna, 7 cose da fare venerdì 1 dicembre
Bologna, 7 cose da fare venerdì 1 dicembre Foto: Shutterstock

BOLOGNA – Spettacolo, teatro, musica, arte e molto altro in questo venerdì bolognese. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire gli appuntamenti più interessanti.

Musica live
All'Estragon, ritorno in terra italiana per gli «Epica» la più importante ed influente symphonic metal band, torna on the road con un nuovo tour in cui saranno headliner. Prevista una sola tappa italiana all’Estragon Club, che vede sul palco «Epica», «Vuur» e «Myrath».

Spettacolo
Al Celebrazioni, uno tra i più bei film di Pupi Avati, lucido, amaro e avvincente, «Regalo di Natale» diventa teatro e racconta sul palcoscenico la storia di quattro amici di vecchia data, Lele, Ugo, Stefano e Franco, che la notte del 25 dicembre s'incontrano per giocare una partita a poker. La partita, in origine amichevole, finirà per mettere in campo il bilancio della vita di ognuno dei personaggi tra fallimenti, sconfitte, tradimenti, menzogne ed inganni.

A teatro
Al Teatro Dehon, per festeggiare i vent'anni di palcoscenico Thovez e Zucca rivestono i panni di Mortimer e Wanda, la loro prima commedia. Mortimer è un direttore d'orchestra che all'apice della carriera abbandona il successo e va a vivere in un rudere di campagna, tagliando i ponti con il mondo. L'isolamento inspiegato e la personalità stravagante gli guadagnano, non si sa se a torto o a ragione, la fama di pazzo. A riportarlo nella società dei «normali», arriva un giorno una psicologa, l'ingenua quanto brillante Wanda. Tra i due scoppia una guerra. Lui ha la superiorità del genio; lei un'esuberante voglia di vivere.

Musical
Al Teatro Duse, «Tutti insieme appassionatamente», commedia musicale ispirata alla storia autobiografica di Maria Augusta Trapp «The Trapp Family Singer» è uno degli spettacoli più visti e amati di tutti i tempi qui presentato dalla Compagnia Dell’Alba con la regia e coreografie di Fabrizio Angelini. «The sound of music» è il titolo originale e debuttò a Broadway il 16 novembre 1959 al Lunt-Fontanne Theatre, ebbe otto nomination ai Tony Award (l’Oscar americano del Teatro), vincendone sei, tra cui quelli per il miglior musical e la migliore attrice protagonista.

Skiantos Day
Una giornata dedicata agli Skiantos quella di venerdì 1 dicembre. Skiantos Day inizia alle 18.30 con la presentazione del libro sulla storia degli Skiantos «Una storia come questa non c’era stata mai… e non ci sarà mai più», alla Libreria Feltrinelli Piazza Ravegnana. A seguire alle 20 nel Foyer del Teatro Comunale di Bologna, una serata in ricordo di Roberto «Freak» Antoni con ospiti e la consegna del 1° Premio Freak. L'evento è a cura di Associazione WeLoveFreak, MEI, Coop for words, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna.

Concerti
Al Bravo Caffè, dalle 22, un venerdì all'insegna di R'n'B, soul, black music di classe con Ermanna Bacciglieri – voce, Guido Reni – basso, Luigi Bellanova – chitarra, Stefano Giuliani – batteria, Daniele Fabbri – sax.

Mostre
All'Odeon Gallery fino al 12 gennaio, la mostra «Ecce Foemina Dea» alcuni usano le parole anima e spirito in modo intercambiabile. Nell’ermeneutica arcana, invece, lo spirito nasce dall’anima e s’incarna nella materia per raccogliere gli input del mondo e riportarli a quest’ultima; parimenti, nel processo creativo, l’intelletto giunge secondo ad organizzare ciò che è emerso dalla contemplazione. In tale processo l’artista si fa contemporaneamente vaso, da cui emergono gli archetipi d’istanza collettiva e forno, in cui avviene il processo alchemico di trasformazione della materia grezza in metallo prezioso, in una rivelazione ed elevazione del sacro profondo. Quando perdiamo il contatto con la psiche intuitiva viviamo in uno stato prossimo alla distruzione e al feminino non è consentito sviluppo. È così che figure mitologiche femminili come la Mater Divina e la Donna Albero vengono rappresentate in tutta la loro sacralità e l’inconscio si configura come una casa a cui fare ritorno per permettere l'affiorare del sacro dimenticato.