Eventi a Genova, ecco cosa fare mercoledì 29 novembre
Commedia, spettacoli a teatro e libri. Un mercoledì culturale quello genovese, ecco tutto quello che c'è da sapere per organizzare la propria piacevole serata

GENOVA – Dalle storie vere, al teatro performativo fino ai libri in uscita. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire gli appuntamenti più interessanti.
A teatro
La tragedia, il racconto di un grande giornalista, l’invenzione di un regista e di un compositore fanno di «Thyssen» uno spettacolo necessario. Per non dimenticare, per continuare a riflettere, per interrogarsi e indignarsi. Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, nello stabilimento di Torino del colosso tedesco della siderurgia, muoiono sette operai avvolti dalle fiamme: sono Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo, Bruno Santino. Un mese dopo, Ezio Mauro, torinese, ex-direttore de «La Repubblica», riveste i panni del cronista per realizzare un lungo reportage, che sarà pubblicato sulle pagine del quotidiano. Un racconto duro, appassionato ma oggettivo: un momento di grande giornalismo che fa emergere i ricordi di un superstite della tragedia e li intreccia con il racconto di Torino, della sua vita industriale, del cambiamento sociale, economico, politico in atto. Una città dove gli operai scompaiono, sono diventati invisibili. Quel reportage giornalistico si è mutato in una raffinata opera sonora, diretta da Pietro Babina, autore che sin dagli anni Novanta ha segnato la ricerca teatrale italiana. Sul palco lo stesso Ezio Mauro, giornalista che si fa narratore per un allestimento che si affida anche alle voci registrate di Umberto Orsini e Alba Rohrwacher, parte integrante della partitura musicale ideata dallo stesso Babina con il compositore e musicista Alberto Fiore. «Thyssen. Opera sonora» è un’opera necessaria per la memoria individuale e collettiva, per la comprensione di una vicenda umana e politico-economica. Per affrontare una pagina dolorosa della storia italiana: lo choc, il dolore, la paura e poi la rabbia aprirono allora nel Paese una ferita insopportabile che, anche a distanza di anni, fatica a rimarginarsi.
Spettacolo
Al Teatro della Tosse, lo spettacolo «Alfa» con Roberto Castello. Cinque danzatori impegnati nell’indagine sull’identità maschile e la sua costruzione, sul meccanismo di formazione del ruolo dominante, e dunque del potere e della sua trasmissione intergenerazionale, in cui il ruolo femminile ha una funzione tutt’altro che marginale. All’interno di un dispositivo scenico volutamente tradizionale, parola, danza, e musica live si integrano in una forma drammaturgica tanto indefinibile quanto semplicemente teatrale. Sulla scena, l’irriverenza e l’originalità di uno dei coreografi più apprezzati della danza, Roberto Castello due volte premio Ubu, già membro di Sosta Palmizi e dal 1993 a capo di Aldes, compagnia e collettivo artistico con cui conduce sperimentazioni tra danza, arti visive e nuove tecnologie.
Libri
Alla Feltrinelli di Genova, la presentazione del libro «No Pasta No Show» di Claudio Trotta (Mondadori Electa), promoter e produttore di spettacoli dal vivo tra i più importanti e stimati a livello internazionale. L'appuntamento, dalle 8 in via Ceccardi, è strutturato come uno spettacolo, e vede la presenza di amici attori, autori, cantanti, artisti, giornalisti e promoter. Si parla, si legge, si ascolta, si suona e si brinda. Conducono Luca De Gennaro e Lucia Marchiò. Letture dell’attore Corrado Gambi. Interventi musicali di Bobby Soul. Interviene anche Vincenzo Spera. «No Pasta No Show» è l'autobiografia di Claudio Trotta, ma è anche l'affresco di un'epoca, di un pezzo di storia italiana illuminato da una prospettiva particolare e affascinante: quella dei concerti, degli spettacoli dal vivo, della musica come partecipazione e progetto culturale. È una galleria di personaggi indimenticabili, tratteggiati con freschezza da chi ha avuto la fortuna di conoscerli da vicino; ed è il racconto di una passione intramontabile, una dichiarazione d'amore nei confronti della musica e della bellezza. Un amore che l'autore non ha mai smesso di rinnovare e che ancora una volta, come ha fatto negli ultimi quarant'anni, vuole condividere con gli altri.