19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Cantiere centrodestra

Salvini frena Berlusconi: «Non può esistere un'alleanza se...»

Il segretario della Lega: «Non puoi candidare Marchionne, Draghi, Tajani, Montezemolo o Gallitelli: non stiamo facendo la squadra del Milan»

ROMA - «A Berlusconi chiedo serietà. Un'alleanza c'è se c'è serietà: non puoi candidare Marchionne, Draghi, Tajani, Montezemolo o Gallitelli: non stiamo facendo la squadra del Milan. Qui non ci sono ministeri da distribuire, voglio sapere da Berlusconi come intende cambiare l'Italia e come cambia la legge Fornero. Vorrei sapere qual è l'impegno scritto di Fi per mandare in pensione gli italiani. Di ministri non voglio più sentire parlare». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di una conferenza stampa a Montecitorio.

Non può esistere un'alleanza se non c'è accordo su una misura di buonsenso
Nessuno sconto di pena per i reati di omicidio e stupro: approda oggi pomeriggio in aula alla Camera la proposta di legge presentata dalla Lega e sostenuta anche da Pd, M5s e Fratelli d'Italia. Per l'approvazione si spende anche il leader del Carroccio, che, dopo l'incontro a Montecitorio con l'Osservatorio nazionale sostegno vittime, spiega in una conferenza stampa che «prima di parlare di alleanze, di ministri, viceministri e fake news» vuole parlare della «vita reale» di persone che non hanno avuto giustizia. Quindi lascia la parola alla presidente dell'Osservatorio, Elisabetta Aldrovandi, e ai familiari delle vittime che uno per uno raccontano le loro drammatiche storie. Il tema però è anche l'occasione per mandare un messaggio a Forza Italia: «Oggi - osserva Salvini - se ti beccano con le mutande abbassate o con un coltello nel petto dopo 15-16 anni con il rito abbreviato sei fuori. Va cancellato tutto questo. Non può esistere un'alleanza se non c'è accordo su una misura di buonsenso». Il partito di Silvio Berlusconi infatti durante l'esame in commissione Affari Costituzionali si è astenuto sul testo base e ha disertato il voto sul mandato al relatore, il leghista Nicola Molteni. Non solo. In aula ha presentato un emendamento soppressivo dell'intera legge: «Come si fa a parlare di ministri e viceministri o di alleanza se non c'è accordo sul cancellare lo sconto di pena?», chiede Salvini. «Ministri, tavoli programmatici vengono dopo, se vengono. Se non si è d'accordo su questo non si è d'accordo su nulla. Non si può parlare di garantismo se c'è l'assassino con il coltello in mano».

Chi non è d'accordo
Il testo comunque ha una larga maggioranza. Gli emendamenti soppressivi arrivano da Mdp, Sinistra italiana e Fi. Quindi il testo dovrebbe passare senza problemi. «In un paese civile, al Senato poi una legge così dovrebbe passare in quarto d'ora. Faccio appello al buonsenso di Gentiloni che mentre decidono tra ius soli e biotestamento cosa portare in aula si occupino anche di questa legge». Il leader della Lega chiede anche che venga istituito un fondo per le vittime: «In Francia - ricorda - è di 100 milioni, in Italia di 5. Qui uno stupro vale 4800 euro, l'omicidio 7200. È surreale. In questa manovra stanno dando i soldi anche a chi passeggia per strada, ridicolo non si mettano soldi nel Fondo».