27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Centrodestra

Caso Genovese, Salvini ammonisce Berlusconi: «Promettimi liste pulite e mai accordi con il Pd»

Il segretario del Carroccio manda un messaggio forte e chiaro all'alleato Berlusconi dopo la notizia dell'indagine su Luigi Genovese, appena eletto in Sicilia con Forza Italia

Matteo Salvini a Montecitorio manda un messaggio a Silvio Berlusconi
Matteo Salvini a Montecitorio manda un messaggio a Silvio Berlusconi Foto: ANSA/MASSIMO PERCOSSI ANSA

ROMA – Il caso Genovese scuote la coalizione di centrodestra e il leader della Lega, a poche ora dalla notizia che è rimbalzata da un capo all'altro del web, commenta la vicenda a Montecitorio per mandare un messaggio chiaro all'alleato Silvio Berlusconi. Luigi Genovese, infatti, lo studente di soli ventuno anni appena eletto nell'Assemblea regionale siciliana tra le fila di Forza Italia, è indagato per riciclaggio ed evasione fiscale insieme al padre, Francantonio Genovese, e alla madre, Chiara Schirò. I finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un sequestro di beni mobili e immobili riconducibili alla famiglia Genovese. Secondo gli inquirenti, infatti, dopo la condanna a 11 anni, Francantonio Genovese avrebbe intestato parte del suo patrimonio al figlio su conti esteri. Matteo Salvini prende le distante dai fatti in questione e chiede a Forza Italia l'impegno a una maggiore serietà.

Il monito di Salvini a Berlusconi
«Chiederemo un impegno formale ai nostri alleati per un nuovo patto con gli italiani: avere liste pulite al di sopra di ogni sospetto e l'impegno formale che chiunque venga eletto con il centrodestra o con la Lega non appoggi mai governi con il Pd o il centrosinistra – ha detto il segretario del Carroccio ai giornalisti che lo hanno intervistato a Montecitorio commentando il caso Genovese -. Lo dobbiamo scrivere nero su bianco, e depositare dal notaio prima. Perché non voglio scherzi dopo il voto». «Io non do lezioni agli altri, ma sicuramente - ha detto ancora Salvini - candidare tizio o caio per portare a casa più voti può essere utile in campagna elettorale ma cominci a scontarlo il giorno dopo».

Nessuna candidatura da parte di Umberto Bossi
Perciò «faremo la massima attenzione come Lega a chiunque candideremo – ha promesso il leader del Carroccio - . Fortunatamente tanta gente si sta avvicinando, però diciamo anche dei no, non solo dei sì». I giornalisti hanno quindi chiesto a Salvini se Umberto Bossi si candiderà alle prossime elezioni. «Noi - ha detto il leader della Lega consegnando di fatto ai giornalisti una risposta negativa - candideremo tutti quelli che condividono il progetto del movimento, un progetto che parla a 60 milioni di italiani, un progetto che sabato mi porta a essere a Cagliari, la settimana prossima in provincia di Caserta, la settimana dopo ancora a Foggia». Quella della Lega è «una battaglia nazionale di liberazione per 60 milioni di italiani e chiunque condivida questo progetto sarà il benvenuto», ha concluso ribadendo la nuova vocazione nazionalista del Carroccio e marcando le distanze con il Senatur e la causa federalista. Salvini ha quindi sottolineato che per la Lega «prima si vota e meglio è», e ha rilanciato l'obiettivo di «guidare il paese per i prossimi 10 anni» mentre «gli amici del Pd staranno alla finestra...».