Ostia: Meloni, «Basta a istituzioni che si nascondono dietro a criminalità»
Si è conclusa ieri sera la campagna elettorale per il ballottaggio al X municipio di Roma dopo che era stata incendiata la porta della sezione del Pd di Ostia

OSTIA – Monica Picca, candidata del centrodestra alla presidenza del X municipio, ha portato di persona la solidarietà al Partito Democratico di Ostia per un atto che ieri sera Giorgia Meloni, dal palco di piazza Anco Marzio, ha definito un’intimidazione intollerabile. «Su queste cose non bisogna scherzare: nelle scorse settimane qualcuno ha sostenuto provocatoriamente di voler dar fuoco a qualche avversario politico. Ecco quali sono poi le conseguenze».
ISTITUZIONI INERMI – A Ostia, in questi anni, le istituzioni si sono nascoste: ne è convinta la leader di Fratelli d’Itali. «Oggi fanno finta di scoprire il problema della criminalità dopo anni di mancati interventi: la realtà è che non hanno fatto assolutamente nulla per combatterla. Hanno ignorato che la malavita prolifera proprio lì dove non ci sono le istituzioni». Secondo Giorgia Meloni, inoltre, in questi anni è stato proposto il racconto di un municipio che sembra il frutto di una serie televisiva, stile Romanzo Criminale: «Io mi rifiuto di credere a questa narrazione: a Ostia ci sono 230 mila abitanti, 2 o 3 famiglie criminali non possono nascondere le centinaia di migliaia di cittadini onesti».
COMBATTERE ASSENZA DI LEGALITÀ – Il territorio, dunque, sta pagando questo racconto di Ostia come città abbandonata, come terra di confine che alcune istituzioni hanno volutamente raccontare per nascondere la propria incapacità. «Certi amministratori non vogliono parlare dei problemi concreti: invito la Raggi a prendere la sua bella fiaccola e andare a via dei Forni, al porto di Ostia, alla pineta di Castel Fusano, di recarsi dai commercianti lasciati da soli contro la concorrenza sleale. Questo è il modo per combattere l’assenza di legalità e di senso civico».
POLEMICHE SULLE FOTO – Negli ultimi giorni di campagna elettorale ha fatto discutere la foto di Giorgia Meloni e Monica Picca con un membro della famiglia Spada: «Esattamente come c’è la foto di Di Maio abbracciato al fratello di un camorrista, è accaduto anche a me di non sapere con chi mi sono fatta fotografare. Mi fanno centinaia di foto al giorno: spesso sostengo che ho più foto che voti. Le prossime volte chiederò il casellario giudiziario». A chi le chiede se il modello politico di Ostia sia replicabile a livello nazionale, l’ex ministro della Gioventù risponde: «Certamente sì, il modello è già risultato vincente in Sicilia. Il valore aggiunto che Fratelli d’Italia porta al centrodestra è stato sempre quello di anteporre gli interessi di tutti a quelli del partito. A me non interessa candidare Monica Picca nel X municipio perché è di FdI: ma perché secondo me è il candidato migliore per dare delle risposte a questo municipio. Non abbiamo proposto Musumeci perché è una persona di destra ma perché era la persona giusta per ricostruire il dopo Crocetta»
PAROLE SU PIROZZI - Probabilmente, secondo Giorgia Meloni, le cose sarebbero andate diversamente anche all’elezione per il sindaco di Roma se gli alleati – quelli di ieri e di oggi – avvessero prestato più ascolto a Fratelli d’Italia. Nessuna delusione, invece, per Pirozzi che ha recentemente presentato la sua lista civia: «Sergio si porta una grande carica dentro di umanità e concretezza. Continuo a guardarlo con l’affetto di sempre. Le scelte della politica si devono fare con la coalizione». Ma qual è, dunque, il centrodestra che vince? «Dalla regione siciliana al municipio X di Roma, la coalizione può vincere se si presenta compatta con persone specchiate e proposte chiare. Non servono identità o programmi sbiaditi, servono concretezza e amore per la propria terra: quello che Fratelli d’Italia propone alla coalizione con la sua Alleanza dei patrioti».
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