Pm di Genova sequestra i conti della Lega, Salvini: «Attacco alla democrazia»
Il leader del Carroccio: «Si cerca di bloccare l’avanzata di un partito che è al suo massimo storico.Se pensano di spaventarci o fermarci si sbagliano»
ROMA - Fondi della Lega bloccati dai pm di Genova in seguito alla sentenza di primo grado su presunte irregolarità sull’utilizzo di fondi pubblici che a luglio ha stabilito la condanna dell’ex tesoriere Belsito, di Bossi e di suo figlio Renzi. Il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, parla di «attacco alla democrazia» e di tentativo di «mettere fuori legge» il movimento.
«Oggi 14 settembre – afferma – succede una cosa mai successa nella storia della Repubblica. Da stamattina hanno cominciato a bloccare la possibilità di operare alla Lega senza che ci sia stato fornito un atto formale». I conticorrenti stoppati, spiega, sono al momento quelli di Emilia, Trentino, provincia di Bergamo, provincia di Imperia, città di Sanremo e Savona. «Senza nessuna sentenza di condanna per eventuali errori commessi in passato da singoli, si cerca – insiste – di bloccare l’avanzata di un partito che è al suo massimo storico». «C’è – osserva – una scheggia della magistratura che fa politica. È un’opera di distruzione che non gli riuscirà, che grida vendetta. Se pensano di spaventare o fermare la Lega si sbagliano».
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