29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Cronaca nera

Matera, 17enne confessa l'omicidio del coetaneo trovato morto

Sul corpo di Matteo Barbalinardo diverse ferite da arma da taglio: il diciassettenne ha consegnato l'arma ma non ha fornito un motivo. La pista privilegiata dagli inquirenti è legata alla droga, ma ancora sono in corso le indagini.

Matera, trovato morto il 17enne scomparso: l'amico confessa il delitto
Matera, trovato morto il 17enne scomparso: l'amico confessa il delitto Foto: ANSA

MATERA - In Basilicata svolta nelle indagini sull'omicidio di Matteo Barbalinardo, il 17enne scomparso da casa giovedì scorso e trovato morto ieri all'interno di un cantiere di una costruzione di tre piani a Marconia, una frazione di Pisticci (Matera). Nella notte la squadra mobile di Matera ha fermato un altro 17enne, conoscente della vittima, con l'accusa di omicidio volontario, porto illegale di armi e occultamento cadavere. Il ragazzo, incensurato, interrogato nella notte, ha reso piena confessione del delitto e durante la successiva perquisizione nella sua abitazione ha consegnato l'arma del delitto, un coltello a serramanico con una lama di 7 centimetri. Il cadavere di Barbalinardo presentava infatti numerose ferite da arma da taglio.

Discussione degenerata?
Era stata la madre del giovane a denunciarne la scomparsa alle forze dell'ordine, lo scorso venerdì, dopo che la sera prima il ragazzo non era rientrato a casa. L'omicidio risale proprio a giovedì pomeriggio: i due, secondo quanto ricostruito dalla polizia, si erano dati appuntamento nel cantiere per una discussione, che poi è degenerata in minacce, quindi in un corpo a corpo. Improvvisamente il 17enne fermato ha tirato fuori da uno zaino il coltello e ha colpito Barbalinardo, quindi ha cercato di nascondere il cadavere e il sangue sotto alcuni strati di «tessuto non tessuto», un materiale usato nelle costruzioni edili trovato nel cantiere.

La pista privilegiata dagli inquirenti è legata alla droga
Il movente privilegiato dell'omicidio è legato allo spaccio di droga, ma gli accertamenti sono ancora in corso e gli inquirenti stanno seguendo anche altre piste. Viene escluso, al momento, che la lite sia stata causata per un debito di denaro. I due si conoscevano da breve tempo e non avevano un'assidua frequentazione. Il 17enne fermato viene descritto come un giovane apparentemente normale: aveva lasciato da un anno gli studi all'Istituto Alberghiero e in paese non era conosciuto in maniera negativa.
La salma della vittima è conservata all'ospedale di Policoro, dove sarà svolta l'autopsia. Il fermato è stato invece portato all'istituto penale per minorenni di Potenza.