19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Appropriazione indebita di 3 milioni di euro

Sole 24 Ore perquisito dalla Gdf: 10 indagati fra cui Napoletano

Agenti della Guardia di finanza questa mattina nella sede del quotidiano economico di Confindustria nell'ambito dell'inchiesta che vede indagati illustri, fra cui il direttore, l'ex presidente del gruppo, Benito Benedini, e l'ex amministratore delegato, Donatella Treu.

MILANO – Agenti della Guardia di finanza questa mattina nella sede del Sole 24 Ore, nell'ambito dell'inchiesta che vede indagati illustri, fra cui il direttore del quotidiano economico di Confindustria, Giorgio Napoletano, l'ex presidente del gruppo, Benito Benedini, e l'ex amministratore delegato, Donatella Treu.

Le accuse
L'accusa ipotizzata nei loro confronti dai pm Fabio De Pasquale e Gaetano Ruta è false comunicazioni sociali. Altre sette persone sono invece accusate di appropriazione indebita. Nel mirino dei magistrati milanesi ci sono i dati degli abbonamenti digitali del quotidiano. Il cda dell'azienda ha convocato un'assemblea straordinaria degli azionisti. Intanto Confindustria ha diffuso un comunicato dove si conferma «piena fiducia alla magistratura nella sua azione e ribadisce la necessità che venga fatta la più ampia chiarezza sui fatti passati relativi al Sole 24 Ore». Il cda del Gruppo editoriale, si legge nella nota, «valuterà nella sua autonomia le azioni da prendere. Confindustria, nella sua qualità di azionista di maggioranza del Gruppo, valuterà tutte le azioni necessarie a tutela propria e degli altri azionisti».

La questione degli abbonamenti digitali «gonfiati»
L'accusa di false comunicazioni sociali ruota attorno copie digitali «multiple», ossia copie del quotidiano che sarebbero state vendute «in blocco» ad aziende e poi distribuite a dipendenti, clienti o fornitori. Il numero dichiarato dai vertici del gruppo nel marzo 2016 non sarebbe stato conteggiato da Ads, la società che si occupa di certificare i dati di vendita dei giornali. Secondo l'accusa, i vertici del gruppo avrebbero volutamente gonfiato i dati di vendita falsificando così la situazione patrimoniale e beffando gli investitori pubblicitari. Un acquisto fittizio di abbonamenti digitali che sarebbe stato realizzato anche attraverso la società britannica Di Suorce Limited che gestiva le vendite digitali per conto del Sole 24 Ore. Nel decreto di perquisizione, i pm fanno anche riferimento a una percentuale rilevante di copie cartacce finite al macero.

Appropriazione indebita di 3 milioni di euro
I magistrati milanesi ipotizzano anche un'appropriazione indebita di 3 milioni di euro. In questo secondo filone di indagine risultano indagati l'ex direttore dell'area digitale del Sole 24 Ore e ora deputato del Gruppo Misto, Stefano Giuseppe Quintarelli, suo fratello l'imprenditore Giovanni Paolo Quintarelli, l'ex direttore finanziario del gruppo, Massimo Arioli, e l'ex direttore area vendite, Alberto Biella. Sotto inchiesta anche Filippo Beltramini, responsabile di una società inglese controllata da Di Source, e il commercialista Stefano Poretti. Ancora ignoto il nome del decimo indagato.