28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
L'appello della leader di FDI a Beppe Grillo

Roma, Meloni: «Beppe non fare il furbo, ora vieni tu a occuparti di Roma»

Giorgia Meloni ha commentato sulla sua pagina Facebook le ultime vicende politiche che hanno gettato nel caos la giunta Raggi e tutto il Movimento Cinque Stelle

ROMA - Giorgia Meloni non ci sta, e commenta piccatamente dalla sua pagina Facebook il caos politico che sta attanagliando la Capitale dopo l'arresto di Raffaele Marra, un autentico terremoto per l'amministrazione pentastellata di Roma.

L'appello della Meloni a Grillo
La leader di Fratelli d'Italia nonché candidata per le amministrative romane chiama in causa direttamente i vertici del Movimento Cinque Stelle, perché si assumano le proprie responsabilità nella vicena. «Grillo non fare il furbo, troppo facile ora scaricare la Raggi», ha scritto. «I romani alle elezioni non hanno votato la Raggi, non sapevano nemmeno chi fosse, hanno votato il movimento 5 stelle di Beppe Grillo. Voi l'avete candidata, voi l'avete fatta eleggere, voi ne avete la responsabilità. Roma merita rispetto, se pensate che potete cavarvela semplicemente togliendole il simbolo e facendo finta che eravate altrove, vi sbagliate di grosso».

«Vieni tu, caro Beppe»
La Meloni prosegue: «Vieni tu, caro Beppe, a fare il capo segreteria o il vicesindaco o l'assessore di Virginia. Insieme a Di Battista, la Taverna, la Lombardi, etc etc. Mettete la faccia sulle scelte che avete fatto, dimostrate che sapete governare Roma, visto che volete governare la Nazione»

I romani in una botte di ferro
Dopo gli ultimi sviluppi, con il «commissariamento» di Virginia Raggi e il rimpasto all'orizzione, Meloni ha ironicamente commentato su Facebook: «Risolti tutti i problemi di Roma. Beppe Grillo ha parlato chiaro, la paralisi della giunta Raggi e tutti gli scivoloni di questi mesi erano colpa dei terribili (e sconosciuti) Frongia e Romeo. Adesso i romani sono in una botte di ferro...»

Roma allo sbando
Già alcune ore prima Giorgia Meloni, sempre dalla sua pagina Facebook, aveva parlato della vicenda in un post eloquentemente intitolato: "+++Roma allo sbando+++». «Il M5S sta dimostrando tutta la sua inadeguatezza a governare e a selezionare la sua classe dirigente. La Capitale d'Italia non può permettersi questa paralisi. Il M5S ha stravinto le elezioni romane, ora si prenda la responsabilità delle sue scelte: ci aspettiamo che tutti i "big" del partito di Grillo - da Di Battista alla Lombardi fino allo stesso Grillo - ora ci mettano la faccia assumendo direttamente incarichi di responsabilità in Campidoglio», scriveva la Meloni. E proseguiva: «Facciano vedere una volta per tutte se sono capaci a fare qualcosa oltre a insultare gli altri. Se invece credono di potersi defilare e scaricare tutta la responsabilità su Virginia Raggi come fosse una passante e non una loro dirigente, allora è meglio sciogliere la giunta e tornare a votare, e i romani e gli italiani sapranno cosa accade quando questi signori vincono le elezioni».

Rimpasto
Intanto, la sindaca di Roma Virginia Raggi convoca la maggioranza per il pomeriggio negli uffici dei Gruppi capitolini di via del Tritone per fare il punto sulla crisi di Giunta e uscire dalla riunione con gli animi pacificati e una strategia comune da condividere con l'assessore alle Partecipate Massimo Colomban, che la aiuterà nella riorganizzazione delle attività amministrative dopo la bufera dei giorni scorsi.

Chi al posto di chi
Al posto del dimissionato Daniele Frongia si profila una staffetta con un altro assessore, che voci sempre più insistenti identificano nell'attuale titolare alla Cultura Luca Bergamo. In questa luce sarebbe da leggersi il post di sostegno alla sindaca lanciato nella tarda serata di ieri, unico nel silenzio generale della Giunta. In un primo momento si era valutata anche la possibilità di incaricare un consigliere tra i più autorevoli, un presidente di Commissione, ma non si sarebbe trovato l'accordo sul nome.

Tornare al programma
Il vertice si terrebbe nella sede più discreta di via del Tritone anche a causa della coincidenza di due presìdi che si terranno a partire dalle 15 in Campidoglio. Il primo convocato dallo scrittore radiofonico Andrea Diaco chiede le dimissioni della sindaca, il secondo, convocato dal sindacato di base Asia-Usb chiede a Raggi e al M5S di dire «Basta con le cricche di potere. Torniamo al programma». e di liberare quella «grande voglia di cambiamento e discontinuità soprattutto delle periferie», che li aveva portati al successo elettorale.