20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
La Polizia Locale ha intensificato i controlli

Roma, sosta selvaggia in zona Termini: 22.889 sanzioni in 6 mesi

Si tratta soprattutto di soste in doppia fila, su spazi riservati e davanti ai cassonetti dei rifiuti urbani, per un importo minimo di circa 41,00 euro a sanzione. Questura: «Gazebo rimossi dai volontari Baobab, erano illegali».

Stazione Termini a Roma
Stazione Termini a Roma Foto: Shutterstock

ROMA - A Roma la Polizia locale ha continuato ad incrementare i controlli contro la sosta irregolare nell'area della stazione Termini. Oltre agli agenti del I Gruppo Trevi, nucleo Termini, il Gruppo Pronto Intervento Traffico (GPIT), diretto dalla Comandante Raffaella Modafferi, ha in sei mesi (da maggio a ottobre) elevato 22.889 sanzioni per violazioni al codice della strada.
Le strade più interessate dai comportamenti scorretti da parte degli automobilisti sono state Via Gioberti, Via Giolitti, Via Marsala, Via Cavour, Piazza Vittorio e Via Napoleone III.
Si tratta soprattutto di soste in doppia fila, su spazi riservati e davanti ai cassonetti dei rifiuti urbani, per un importo minimo di circa 41,00 euro a sanzione.

Questura: Gazebo rimossi dai volontari Baobab, erano illegali
«Sono state rimosse, stamattina, dai volontari del centro Baobab, e senza l'azione della forza pubblica, le strutture del presidio presente in Largo Spadolini, nei pressi della Stazione Tiburtina»: lo ha comunicato la questura di Roma, spiegando che «ieri gli agenti del Commissariato Sant'Ippolito, unitamente alla polizia di Roma Capitale, avevano diffidato il responsabile a rimuovere i gazebo posizionati in strada». Infatti «dai controlli amministrativi effettuati era emersa la non regolarità del presidio con la vigente normativa dell'occupazione del suolo pubblico».

Vietate tre manifestazioni alla Magliana
La Questura di Roma è «stata costretta ad opporre divieto allo svolgimento di tre pubbliche manifestazioni, una preavvisata e due annunciate sui social network in programma sabato 5 novembre alla Magliana». Lo riferisce in una nota la Questura.
«Il provvedimento - prosegue la nota - è stato necessario in quanto, dall'attività informativa è emerso, con elementi concordanti e attuali, che le fazioni di opposte tendenze politiche erano impegnate ad organizzare, non le sacrosante manifestazioni, ma piuttosto attività di resistenza con forme di contrapposizione che avrebbero creato gravi pregiudizi all'ordine e alla sicurezza pubblica».
«Le iniziative potranno quindi svolgersi allorché saranno preavvisate in Questura. Nell'area - conclude la Questura - saranno disposti capillari servizi di video sorveglianza per identificare eventuali autori di illegalità».