18 aprile 2024
Aggiornato 16:00
una storia agghiacciante

Roma, nonna e zia riducono una bambina in schiavitù e la costringono a prostituirsi

Segregata per anni, spesso picchiata e umiliata, oltre che costretta a prostituirsi con signori anziani nel parcheggio di un noto supermercato del quartiere Trullo

Una bambina di 13 anni è stata ridotta in schiavitù dalla nonna e la zia.
Una bambina di 13 anni è stata ridotta in schiavitù dalla nonna e la zia. Foto: Shutterstock

ROMA - Una storia agghiacciante quella di una ragazzina di 13 anni costretta per anni dalla zia e dalla nonna a prostituirsi nel parcheggio di un noto supermercato al Trullo. La bambina è stata affidata a una casa famiglia, ma le donne responsabili sono riuscite a fuggire all'estero e se ne attende l'estradizione.

Una bambina di 13 anni ridotta in schiavitù
Segregata per anni, spesso picchiata e umiliata, oltre che costretta a prostituirsi con signori anziani nel parcheggio di un noto supermercato del quartiere Trullo. E' la storia di una bambina romena di 13 anni affidata dai genitori partiti per l'America alle "cure" di due aguzzine, la nonna e la zia della minore che l'hanno ridotta in schiavitù. Insieme alle sorelline più piccole veniva anche costretta a chiedere l'elemosima e costituiva l'unico reddito dello sciagurato nucleo familiare. 

Le indagini della Polizia di Stato
Le indagini sono partite nel dicembre 2014, quando gli agenti della Polizia di Stato hanno ricevuto alcune segnalazioni da parte dei clienti del supermercato. I poliziotti hanno effettuato dei controlli nell'area del parcheggio e hanno appurato la veridicità delle denunce, cogliendo in flagranza di reato un signore anziano che era in auto con la bambina. L'uomo è stato arrestato per tentata induzione alla prostituzione, mentre la bambina è stata affidata a una casa famiglia.

Una verità scioccante
Nel frattempo, gli investigatori hanno dato il via alle indagini sui familiari della vittima per accertarne le responsabilità. La verità emersa è risultata piena di particolari agghiaccianti. La bambina viveva con la nonna e la zia 26enne in un container e veniva spesso lasciata fuori in strada nuda, bagnata di acqua gelida, per punizione se non ubbidiva all'ordine di chiedere l'elemosina o prostituirsi. Oppure presa a cinghiate. 

Le condanne e la fuga all'estero dei familiari
Appurate le loro responsabilità, il 16 settembre l’Autorità Giudiziaria  ha emesso 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti delle zie e della nonna della vittima mentre i genitori sono stati denunciati per abbandono di minore. Le donne, però, sono riuscite a fuggire all'estero e a trovare rifugio in uno sperduto villaggio della Romania. Grazie alla collaborazione della polizia locale, sono state rintracciate e arrestate: la nonna è stata già "rispedita" in Italia per scontare la pena mentre si attende ancora l'estradizione della zia.