18 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Dopo la bufera per il ddl Cirinnà

Alfano indagato per abuso d'ufficio, il ministro è sotto accusa

I fatti risalgono al 23 dicembre 2015, quando il Consiglio dei Ministri approvò il trasferimento ad Isernia dell'allora prefetto di Enna, Fernando Guida.

ROMA - Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, è indagato per abuso d'ufficio dalla Procura di Roma. Dopo l'approvazione da parte del Senato della legge sulle unioni civili grazie al contributo decisivo di NCD, il ministro è di nuovo sotto i riflettori e nel bel mezzo di una bufera.  

Cos'è accaduto nel dicembre 2015
I fatti risalgono al 23 dicembre 2015, quando il Cdm approvò il trasferimento ad Isernia dell'allora prefetto di Enna, Fernando Guida. Proprio quest'ultimo aveva avviato le procedure e gli accertamenti sull'università Kore, che si sono conclusi con il commissariamento dell'istituto dopo il suo trasferimento. 

L'indagine per abuso d'ufficio
Da qui l'accusa al ministro dell'Interno del reato di abuso d'ufficio, per il quale Angelino Alfano è indagato dalla procura di Roma. Con lui sono indagati anche il viceministro Filippo Bubbico e il suo segretario particolare Ugo Malagnino, l'ex senatore del Pd Vladimiro Crisafulli e il presidente dell'università Kore di Enna, Cataldo Salerno.

L'arringa di Alfano
Il ministro, di nuovo nell'occhio del ciclone dopo la bufera scatenata dall'approvazione del ddl Cirinnà senza stepchild adoption e senza il vincolo di fedeltà - per la quale è stata decisiva la volontà di NCD - si difende così: «La vicenda di cui si parla è un caso nato morto, superato e smentito dai fatti. Ho ricevuto una comunicazione che mi lascia intuire, non avendo correttamente accesso agli atti, essere relativa al trasferimento del prefetto di Enna a Isernia, mentre lui si accingeva a commissariare la Fondazione che gestisce l'Università di Enna. Da oltre 20 giorni è stata commissariata la Fondazione Università di Enna».