Ospedale Israelitico, Anmirs: «Serve subito un nuovo commissario»
L'Appello dell'Associazione nazionale medici istituti religiosi al prefetto di Roma, Franco Gabrielli, e al ministro Lorenzin
ROMA - Dopo la rinuncia del magistrato Massimo Russo, l'Anmirs, Associazione nazionale medici istituti religiosi ospedalieri ha chiesto che «si nomini subito un nuovo commissario».
All'Israelitico serve un nuovo commissario prefettizio
Il commissario nominato dalla Comunità ebraica, Alfonso Celotto, ha comunicato, infatti - ha spiegato L'Anmirs - con una lettera inviata ai dipendenti dell'ospedale Israelitico di Roma, la decisione del magistrato di rinunciare all'incarico di commissario straordinario dell'Ente. «Non entriamo nel merito della scelta fatta dal magistrato Massimo Russo - ha spiegato Donato Menichella, segretario nazionale Anmirs - ma a questo punto non possiamo che appellarci al prefetto di Roma Gabrielli, al ministro Lorenzin, e a tutte le altre istituzioni coinvolte affinché si provveda a nominare quanto prima un nuovo commissario prefettizio».
Da 4 mesi l'ospedale è fermo
«Da quasi quattro mesi ormai l'Israelitico è fuori dal Servizio sanitario regionale", ha ricordato Menichella, spiegando: «Come è noto l'ospedale al momento può erogare solamente prestazioni private le quali sono però insufficienti a garantire la tenuta dei livelli occupazionali e certamente non bastano a soddisfare la domanda di assistenza di un'utenza vasta e variegata. In pratica - ha aggiunto - ad oggi migliaia di pazienti non possono ricevere prestazioni sanitarie con rischi a volte molto gravi per la loro salute mentre 800 dipendenti sono costretti da mesi a convivere con lo spettro della perdita del posto di lavoro tra promesse e rimpalli di responsabilità istituzionali che hanno avuto come unico risultato quello di far passare del tempo inutilmente».
Necessario salvaguardare lavoratori e pazienti
«E' necessario - ha sottolineato il segretario nazionale Anmirs - che sin dai prossimi giorni, se non dalle prossime ore, si provveda a indicare un nuovo commissario che prenda il posto del dottor Russo ma soprattutto che sia nell'immediata possibilità di insediarsi. Solo così sarà possibile finalmente far ripartire l'Israelitico e riattivare la convenzione con la Regione, salvaguardando lavoratori e pazienti. Diversamente - ha concluso - ribadiamo ancora una volta la ferma intenzione dei dipendenti di agire con ogni strumento che la legge permette per far valere i propri diritti e superare l'attuale stato di emergenza occupazionale». (Fonte Askanews)