20 agosto 2025
Aggiornato 09:00
L'appello al governo

Fnsi e Stampa Romana al governo: Salvate i posti di lavoro al Velino

Lorusso, Giulietti e Pappagallo chiedono al governo che si esaminino tutte le opzioni per salvare i giornalisti dell'agenzia Il Velino, il cui destino è messo a rischio dall'atteggiamento dell'editore

ROMA - Il segretario generale e il presidente della Fnsi, il sindacato dei giornalisti, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario dell'Associazione Stampa Romana, Lazzaro Pappagallo, esprimono preoccupazione per il futuro occupazionale dei giornalisti dell'agenzia del Velino, il cui destino è messo a rischio dall'atteggiamento dell'editore. E con una nota congiunta chiedono al governo di "esaminare tutte le proposte in campo" per tutelare l'occupazione. «Non sappiamo quale idea di patto tra forze produttive abbia l'editore del Velino. Non sappiamo se in questi anni abbia considerato i colleghi che hanno lavorato per la sua agenzia poco più che ritagliatori di comunicati, utili per rimpinguare le sue casse».

I lavoratori hanno aiutato l'azienda
«Sappiamo - dicono in una nota congiunta - che dal 2011 il Velino ha ricevuto il sostegno concreto dei lavoratori, i quali hanno accettato percentuali rilevanti di solidarietà, pur di difendere l'azienda e il posto di lavoro. E sappiamo che in questi anni non è mancato l'afflusso di provvidenze pubbliche tramite le convenzioni. Ci sorprende che, dimentico del passato, Simoni oggi sfidi a singolar tenzone, tramite i giudici amministrativi, il suo vero editore, la Presidenza del Consiglio, e usi i suoi dipendenti come arma di ricatto all'insegna della logica del 'muoia Sansone con tutti i filistei'. I 15 esuberi comunicati al comitato di redazione e a Stampa Romana indignano perché cancellano competenze e professionalità dei colleghi. Indignano perché umiliano i dipendenti, ingabbiati dal duello rusticano avviato da Simoni».

I giornalisti tengono duro
«I colleghi, invece, vogliono difendere quanto hanno conquistato in anni di lavoro, vogliono difendere il loro patrimonio di mestiere e lo mettono a disposizione del Sistema delle agenzie. In un frangente così drammatico lo Stato, regolatore e arbitro di questo sistema, deve avere la forza di uscire dalla guerra legale innescata dall'editore del Velino per riconoscere direttamente i meriti esclusivi di chi quel lavoro ha sempre svolto: i giornalisti del Velino. La Fnsi e Stampa Romana chiedono alla Presidenza del Consiglio di esaminare tutte le proposte in campo per salvare i posti di lavoro».

(con fonte Askanews)