Sanità, in Toscana 33 casi di meningite da inizio 2015
Resta alto l'allerta in Toscana per i numerosi episodi di meningite, 33 dall'inizio dell'anno, che hanno provocato anche sette vittime
FIRENZE - Resta alto l'allerta in Toscana per i numerosi episodi di meningite, 33 dall'inizio dell'anno, che hanno provocato anche sette vittime. Oggi si è appreso di una bambina di tre anni, colpita dal meningococco B, che non è comunque in pericolo di vita. Allo stesso tempo, si precisa, da parte della Regione Toscana, che per questo ceppo vi è un calo dal 2007 ad oggi. 11 erano stati i casi infatti 8 anni fa. In totale, nel 2015, si è trattato di 27 casi di meningococco C, 4 da meningococco B; 1 del ceppo W e 1 non noto. L'ultima vittima, a Prato. E in quell'occasione l'assessore regionale Stefania Saccardi ha rinnovato l'invito ad approfittare della capillare campagna di vaccinazioni lanciata a maggio.
Gratuità dei vaccini
La Regione Toscana ha introdotto la gratuità della vaccinazione contro il meningococco B per i nati dal 2014, coinvolgendo i pediatri di famiglia non solo nelle attività di educazione sanitaria e promozione delle vaccinazioni, ma anche nella effettiva esecuzione delle vaccinazioni. D'altra parte, in alcune Asl si registrano liste d'attesa anche di mesi per "proteggersi" dalla meningite se non si appartiene alle categorie a rischio.
Soggetti a rischio
La Regione intanto ha confermato che il vaccino gratis tetravalente (contro meningite ACWY) è garantito, oltre che ai bambini fino a 10 anni ai: a) ragazzi dall'11 anno fino al compimento del 20° anno; b)soggetti sottoposti a profilassi in quanto «contatti» di un caso di meningococco C; c) persone fra 21 e 45 anni che hanno frequentato comunità in cui, nel 2015,si è verificato un caso di sepsi/meningite da meningococco C; d) per tutto il 2015 alle persone fra 21 e 45 anni (ma solo su richiesta) nelle Asl nelle quali si è verificato un caso di meningite del ceppo C.
Polemiche
Ma non mancano le polemiche: «torno a sollecitare una risposta da parte dell'Istituto Superiore di Sanità - ha detto la senatrice Pd Manuela Granaiola - che ci faccia capire meglio con quale malattia abbiamo a che fare, da che cosa è causata, quali sono i motivi per cui manifestazioni stanno diventando frequenti in Toscana».
(Con fonte Askanews)