28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Il primo cittadino si giustifica

Spese sindaco Roma e viaggi, Marino: Basta con le polemiche

Dagli Stati Uniti il primo cittadino di Roma smorza le polemiche sul suo ennesimo viaggio e sulle spese di rappresentanza sostenute dal primo cittadino: «Se avete ospiti offrite cena in cantina o nella migliore stanza?»

ROMA - «Basta con le polemiche»: il sindaco di Roma Ignazio Marino, già negli States per la visita pastorale di Papa Bergoglio, stronca così, con una nota i venti di bufera sul suo ennesimo viaggio e sulle spese di rappresentanza sostenute dal primo cittadino. E, commentando l'accordo sottoscritto con la King Baudouin Foundation United States, organizzazione no-profit specializzata nello svolgimento di attività di fund raising, che permetterà ai donatori americani di dedurre dalle tasse le liberalità per Roma, Marino rilancia la sua opera di «valorizzazione» per Roma, anche rivendicando «con orgoglio» di aver ospitato diverse personalità, che poi hanno anche fatto donazioni per la città. Perché «quando avete un ospite in casa con cui volete fare bella figura, gli offrite la cena in cantina o nella migliore stanza che avete?».

Una nuova opportunità
Tramite l'accordo con Kbfus «l'amministrazione capitolina si arricchisce di un ulteriore tassello essenziale per la ricerca di fondi per il restauro, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale della città eterna», ha dichiarato Ignazio Marino, in questi giorni negli Stati Uniti «proprio per - si sottolinea nella nota - presentare agli investitori esteri questa nuova opportunità, assolutamente innovativa per un soggetto pubblico del nostro Paese»«Quest'iniziativa permetterà a tutti i donatori americani di poter usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa statunitense e scaricare dunque dalle tasse il loro contributo. E' evidente che ciò renderà ancora più forte l'attrazione di capitali stranieri. Accendere i riflettori sulle bellezze di Roma è un servizio all'intero Paese - ha continuato il sindaco - ed è compito della capitale essere ambasciatrice nel mondo dell'Italia».

A cuore il bene di Roma
«E - ha sottolineato - in questo senso s'inseriscono anche i miei viaggi all'estero oltre agli incontri bilaterali con più di 60 ambasciatori, a cui si aggiungono ospiti illustri e potenziali finanziatori, che si sono svolti negli ultimi due anni in Campidoglio». Quindi, «chi non coglie l'importanza di queste attività evidentemente non ha a cuore il bene di Roma perché non ha capito che al giorno d'oggi, in Italia, le uniche risorse per poter valorizzare e conservare un patrimonio inestimabile saranno quelle messe a disposizione generosamente da donatori privati. Che hanno bisogno di progetti concreti ma anche emozioni, decisive nel fare scattare la convinzione di donare oppure no».

La giustificazione del sindaco
Così a distanza, la replica del sindaco ai malumori nella capitale, è netta: «Basta allora con le polemiche di queste ore sulle spese di rappresentanza della città che mi onoro di amministrare. Rivendico con orgoglio di aver ospitato diverse personalità, molte delle quali si sono innamorate di Roma e hanno deciso di contribuire con le loro donazioni proprio perché l'hanno potuta apprezzare in location prestigiose». «A coloro che s'indignano - ha concluso tranchant - rispondo: quando avete un ospite in casa con cui volete fare bella figura, gli offrite la cena in cantina o nella migliore stanza che avete? Il fatto che Roma possa esibire una vista mozzafiato da una terrazza che si affaccia sul Colosseo o da un balcone sui Fori è una bellezza unica al mondo che va mostrata e non nascosta».

(con fonte Askanews)