Prostituzione, Gabrielli: Bene le multe, ma necessaria una regolamentazione
Il Prefetto di Roma parla chiaro: serve che si regolamenti, una volta per tutte, «in maniera dignitosa» la professione della prostituzione. Con le case chiuse, spiega Gabrielli, si avevano per lo meno due sicurezze: «Quella sanitaria e quella che portava i tenutari a pagare le tasse»
ROMA - «Trovo assolutamente legittimo che nel nuovo regolamento di polizia urbana il Comune sanzioni pesantemente certe manifestazioni, non solo con riferimento all'offerta ma anche con riferimento alla domanda». Lo ha spiegato il Prefetto di Roma Franco Gabrielli ha rilasciato un'intervista a Radio Cusano Campus.
Serve tassazione
«Tutto questo in attesa che si regolamenti una volta e per sempre in maniera dignitosa per chi esercita questa professione, anche nel rispetto del pubblico erario, perché non capisco come mai certe prestazioni debbano essere esenti dalla tassazione. Le tanto vituperate case chiuse - ha aggiunto Gabrielli - avevano due elementi di grande sicurezza: quella sanitaria e quella che portava i tenutari a pagare le tasse».
Necessaria una regolamentazione
«Tra poco - continua ancora il prefetto di Roma -, direbbe qualcuno, si pagherà una tassa per l'aria che si respira e allora non vedo perché determinate situazioni, che sono sotto gli occhi di tutti, non debbano essere regolamentate. Nel frattempo, il Comune di Roma per tutelare la vita dei cittadini, deve mettere in atto delle sanzioni per chi vuole trovare o offrire una prestazione sessuale in determinati luoghi».
(con fonte Askanews)