19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Per il leader della Lega, non è un caso che in Tunisia ne chiudano 80

Salvini contro Pisapia: costruire nuove moschee? Una scelta politica della sinistra

Botta-risposta tra Giuliano Pisapia, che farà aprire presto a Milano altre due moschee, e Matteo Salvini, che la ritiene una scelta pericolosa per i cittadini

ROMA (askanews) - «Non è un problema religioso, nessuno ha problemi con l'ebraismo o con gli evangelisti. In Tunisia chiudono 80 moschee, invece noi ne apriamo 2 a Milano. In tutto il mondo si alzano i muri contro chi in nome della religione vuole uccidere gli infedeli, tranne che nel nostro Paese. La moschea di via Jenner va chiusa domani mattina, perché li sono stati trovati dei terroristi. Costruire nuove moschee è una scelta politica della sinistra italiana». Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega Nord, intervenendo questa mattina d Agorà su Rai3.

Pisapia orgoglioso
Giuliano Pisapia, invece, è un sindaco «orgoglioso» del bando con cui Milano si doterà di due moschee e una chiesa evangelica. In una intervista al Corriere della Sera, dopo l'apertura delle buste per la costruzione dei luoghi di culto nel capoluogo lombardo, parla del percorso avviato nella sua città come di «un modello anche per il Parlamento». «Sono orgoglioso della strada percorsa - dice - l'albo delle religioni propedeutico al bando e il bando stesso sono una metodologia che può tracciare la strada per iniziative analoghe in Italia», dove a livello nazionale una legge ancora non c'è. «La Milano che avevo immaginato - aggiunge - è una città nella quale i diritti fondamentali, tra questi la libertà di culto, siano riconosciuti a tutti. La stiamo costruendo con rispetto e senza strappi».

Milano un modello
L'obiettivo, ribadisce Pisapia, «è evitare la preghiera nei sottoscala». Ma dei cinque progetti arrivati al Comune solo due ne verranno realizzati. «A me sembra che questa sia una grande opportunità per gli oltre centomila musulmani presenti in città - osserva Pisapia - E anche l'occasione per il mondo islamico di ricompattarsi». Dunque nessuno deve sentirsi escluso anche perchè "il rispetto delle regole per noi è un principio insormontabile" e le regole dicono che «alla stessa fede non possono essere assegnati più di due spazi».

I controlli ci saranno
Ovviamente la creazione di questi nuovi luoghi di culto implica controlli. «Il clima di questi anni ha fatto crescere una percezione di insicurezza collettiva», sottolinea il sindaco parlando dell'istruttoria che farà la Prefettura sugli aggiudicatari del bando. Non solo: sotto la lente ci saranno anche i fondi con cui verranno costruite le moschee, visto che i costi sono a carico dei vincitori. «Una verifica della provenienza dei flussi finanziari - precisa - mi sembra doverosa».