18 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Francesca e Vittorio Storaro gli artisti

Il progetto di illuminazione dei Fori Imperiali finalista a Londra

L'Assessore ai Lavori Pubblici e ai Progetti Speciali di Roma, Maurizio Pucci annuncia la notizia di selezione del progetto di Francesca e Vittorio Storaro fra i finalisti del premio internazionale DARC AWARDS, nella categoria Best Exterior lighting

ROMA (askanews) - «Sono molto lieto di poter annunciare la bellissima notizia che il progetto di illuminazione dei Fori Imperiali a Roma, a cura di Francesca e Vittorio Storaro, è stato selezionato, da una prestigiosa giuria di esperti del lighting design, fra i finalisti del premio internazionale DARC AWARDS, nella categoria Best Exterior lighting». Lo annuncia in una nota l'Assessore ai Lavori Pubblici e ai Progetti Speciali di Roma, Maurizio Pucci.

La premiazione il 24 settembre a Londra
«Voglio ringraziare - prosegue Pucci - anzitutto i due straordinari artisti Francesca e Vittorio Storaro, il Sindaco che ha voluto con determinazione che si realizzasse questa opera, la Sovrintendenza capitolina per la stretta collaborazione, l'Acea che ha sostenuto il progetto e tutte le maestranze che hanno consentito ancora una volta di affermare l'eccellenza italiana nell'arte. Auguro a Francesca e Vittorio Storaro di aggiudicarsi il premio». Fra i finalisti, che comprendono progetti provenienti da tutto il mondo (Australia, Danimarca, Perù, Oman, Spagna, Polonia, Svezia, Belgio, UK), l'Italia è presente solo con i Fori e con l'Expo di Milano. La premiazione è calendarizzata per il 24 Settembre, a Londra.

L'auspicio dell'illuminazione di tutto il parco archeologico romano
«Siamo orgogliosi che la città di Roma, grazie all'iniziativa del sindaco Ignazio Marino, venga messa in luce e riconosciuta in tutto il mondo per la sua storia, i suoi capolavori artistici, la sua cultura, unica al mondo. - dicono Francesca e Vittorio Storaro - L'augurio è la possibilità di estendere questa visibilità attraverso l'illuminazione di tutto il parco archeologico di Roma».