20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Il sindaco sul servizio di pulizia e raccolta rifiuti

Marino: «Se Ama non cambia apriamo le gare ai privati»

«Non è una minaccia, ma un percorso che dobbiamo tenere a mente», ha affermato il sindaco in occasione della prestazione del nuovo sistema di tracciamento dei mezzi di pulizia e raccolta dei rifiuti. Se il progetto non funziona si prenderanno strade diverse sul modello di Londra e Parigi.

ROMA (askanews) - «Sono convinto che i risultati riusciremo a vederli nel corso di questa estate perché da oggi i romani sanno che potranno controllare come viene fatto lo spiazzamento e la raccolta dei rifiuti e questa è una apertura di credito nella quale credo fortemente perché abbiamo dei grandi professionisti». Lo ha detto in occasione della prestazione del nuovo sistema di tracciamento dei mezzi di pulizia e raccolta dei rifiuti, il sindaco di Roma, Ignazio Marino.

Se il progetto Ama non funziona apriamo a nuove strade
«Se questo non dovesse funzionare - ha spiegato - dobbiamo intraprendere strade diverse come fatto a Londra e Parigi aprendo a gara ai privati la raccolta e lo spazzamento delle strade. Non è una minaccia ma un percorso che dobbiamo tenere a mente, io credo che a un certo punto ce la faremo così, ma sono pronto ad aprire ad altri soggetti».

Bilancio Ama 2014 approvato
Il Cda di Ama ha approvato lunedì scorso il Bilancio di esercizio 2014 «con un sostanziale pareggio, anzi un lieve utile. Anch'esso è un segno di normalità nel modo in cui gestiamo l'azienda». Lo ha detto il presidente di Ama Daniele Fortini. «L'approvazione del bilancio - ha continuato il presidente, in occasione della presentazione del nuovo sistema di tracciamento dei mezzi di pulizia e raccolta dei rifiuti, alla presenza del sindaco di Roma Ignazio Marino - Ci mette in condizione di guardare al futuro, l prossimo affidamento e al prossimo contratto di servizio con fiducia».

Resistenze e opposizioni al cambiamento di Ama
L'ambito del dossier che Ama consegnerà oggi alla Procura di Roma «è quello della classificazione dei rifiuti in uscita dai Tmb di Ama. Una cosa molta insidiosa e da approfondire», ha affermato il presidente di Ama Daniele Fortini. «Ancora oggi siamo costretti a tornare in procura con un nuovo dossier e sul quale è necessario che la magistratura faccia tutti gli accertamenti e attribuisca le responsabilità che eventualmente dovessero emergere». Il cambiamento di Ama, ha spiegato il presidente «presenta resistenze e opposizioni. Come ha detto il prefetto Gabrielli nella sua relazione, a quanto abbiamo potuto leggere dai giornali, questa azienda era stata appaltata a Mafia capitale - ha denunciato - Ma non solo. Anche altri soggetti hanno potuto lucrare indebitamente su questa società in danno dei cittadini di Roma, della società, dell'amministrazione».