19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Il leader di Forza Italia rilancia sulla scena politica nazionale

Berlusconi: «Il mio nuovo partito si chiamerà "Repubblicani d'Italia"»

Il nuovo soggetto politico del centrodestra si potrebbe chiamare "Repubblicani d'Italia". E' ancora solo un'ipotesi, viene detto, ma Silvio Berlusconi l'ha ribadita nel corso della telefonata a 'La Primavera delle Idee', convention di Forza Italia svolta a Perugia.

Perugia (askanews) - Il nuovo soggetto politico del centrodestra si potrebbe chiamare «Repubblicani d'Italia». E' ancora solo un'ipotesi, viene detto, ma Silvio Berlusconi l'ha ribadita nel corso della telefonata a 'La Primavera delle Idee', convention di Forza Italia svolta a Perugia e che ha portato nel capoluogo umbro amministratori locali, simpatizzanti azzurri e candidati alle prossime regionali.

Berlusconi: Inseguo il sogno americano
«Diamo vita ad un grande partito che potrebbe chiamarsi repubblicano trasformando i moderati in una maggioranza politica consapevole e organizzata». Lo ha affermato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, durante il suo intervento al teatro della Gioventù di Genova a sostegno del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, Giovanni Toti. «I moderati - ha aggiunto l'ex premier- devono imparare a votare, è dal 1948 che ci lasciamo portare dalla simpatia e non dall'intelligenza, dobbiamo stare tutti uniti in una grande forza. Il sogno che inseguo - ha concluso Berlusconi - è indicare a tutti gli italiani non di sinistra l'esempio degli Stati Uniti dove ci sono due partiti che si contrastano, i repubblicani e i democratici».

Fiori: C'é solo una stella polare e si chiama Silvio Berlusconi
«Un nome che possa contrastare quel partito dei democratici, dare un buon governo al Paese e contrastare e superare la sinistra", ha aggiunto Berlusconi. Sul nuovo soggetto politico Marcello Fiori, nuovo coordinatore nazionale Enti Locali di FI, nel suo intervento aveva detto che «dopo le elezioni regionali daremo vita ad un nuovo soggetto politico che cercherà di mettere insiente tutte le anime del centrodestra. Lo dobbiamo fare non con accordi di potere. Nel Paese la cultura di centrodestra è storicamente minoritaria. Noi dobbiamo essere catalizzatori dei valori di questa cultura ma su una base più ampia che coinvolga i moderati. Dobbiamo fare un lavoro di organizzazione, di presenza sui territori, un lavoro che sia soprattutto credibile. Con un'unica certezza - ha concluso Fiori - e cioé che c'è solo una sola stella polare che si chiama Silvio Berlusconi».