26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
L'Avvenire polemico col Real Madrid

«Bonifichiamo la croce anche dalle bandiere di Gb e Svizzera?»

Il Real Madrid ha rimosso la croce raffigurata nel simbolo della squadra - posta sulla corona reale - dalla carta di credito di una banca di Abu Dhabi, tra gli sponsor del club spagnolo, «per non urtare la sensibilità musulmana». L'Avvenire commenta: «Dobbiamo toglierla quindi da tutti i nostri stemmi e da tutte le nostre bandiere?».

ROMA - Il Real Madrid ha rimosso la croce raffigurata nel simbolo della squadra - posta sulla corona reale - dalla carta di credito di una banca di Abu Dhabi, tra gli sponsor del club spagnolo. A commentare il fatto è il giornale Avvenire, che, con un editoriale intitolato 'Real Madrid, a chi dà fastidio la croce', si dice fortemente in disaccordo con la decisione presa dal club spagnolo. 

E CHI PENSA ALLA NOSTRA IDENTITA'?«So che la gente vive tutte le nostre partite in un modo speciale e che i nostri legami con gli Emirati Arabi Uniti sono in costante crescita. Questo accordo aiuterà il club a conquistare i cuori dei nostri tifosi negli Emirati Arabi Uniti». Questa la spiegazione data dal presidente del club di Madrid, Florentino Perez, che quindi intende col gesto rispettare la sensibilità musulmana. L'autore dell'editoriale, però, si concentra su un aspetto altrettanto importante: come va rispettata la sensibilità altrui - commenta Umberto Folena -, così anche la propria identità andrebbe altrettanto preservata. Spiega, infatti, Folena: «Anche la propria sensibilità ha valore, come le proprie tradizioni, la propria storia e tutto ciò che contribuisce a definire la propria identità, specialmente se il simbolo parla di pace, generosità, altruismo. Forse il Real ha perso un’occasione per spiegare allo sponsor il significato di quella minuscola croce».

CREATO IL PRECEDENTE.. - La considerazione dell'autore è seguita, poi, da una domanda di grosso spessore: una volta data per buona la mossa del presidente del Real Madrid, una volta, quindi, che si sarà costituito un precedente, il gesto dovrà essere applicato per coerenza anche ad ogni altra bandiera raffigurante la croce? «Bonifichiamo le bandiere nazionali di: Gran Bretagna (tre croci in un colpo solo, provocatori!), Malta, Grecia, Svizzera, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Islanda (abbiamo dimenticato qualcuno?). Per non urtare la sensibilità dei milioni di cittadini di fede musulmana. Poi gli stemmi delle nostre città, a cominciare da Milano e passando per un numero indefinito di Comuni italiani. Per lo stesso motivo di cui sopra. Ma non basta. Via la croce dalle insegne delle farmacie, dove un infermo di fede islamica potrebbe provare disagio a entrare. Poi via la croce dalle casacche del Parma e del Milan e chissà quante altre squadre, che pretenderebbero di farla indossare pure a calciatori di fede musulmana».

FORSE IL PROBLEMA NON ESISTE - La riflessione finale solleva una riflessione retorica interessante: non ci si starà fasciando la testa prima di romperla? «Prima, però, chiediamo ai musulmani, quelli seri, quelli non affetti dal virus del fondamentalismo, se davvero si sentono a disagio, perfino offesi. Potremmo scoprire che il problema non esiste. Real, Real y nada mas!», conclude l'Avvenire.