19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Ambiente

Liguria, assegnate in gestione ai privati le foreste regionali

Per contrastare l'abbandono dei boschi e favorire l'occupazione. Alla gara, indetta dalla Regione Liguria per assegnare a soggetti privati le foreste regionali, sono state presentate 19 offerte, 17 delle quali sono state ritenute valide.

GENOVA - In Liguria sono stati individuati i nuovi gestori delle foreste regionali che dovranno contribuire ad evitare che i boschi di proprietà della Regione vengano lasciati a se stessi e abbandonati. Lo ha reso noto l'assessore all'agricoltura Giovanni Barbagallo.

«E' questa - si legge in una nota della Regione Liguria - la prima conseguenza operativa della legge sulle terre incolte approvata per il miglior utilizzo delle terre abbandonate e per favorire il ritorno dell'attività dell'uomo nelle campagne a fini produttivi, occupazionali e della tutela del territorio».

Alla gara, indetta dalla Regione Liguria per assegnare a soggetti privati le foreste regionali, sono state presentate 19 offerte, 17 delle quali sono state ritenute valide.

Per tutte le foreste, a parte quella della «Fame» nel Comune di Genova, che per le sue dimensioni ridotte non ha ricevuto alcun offerta, sono stati individuati gli assegnatari, in questa fase ancora provvisori, in attesa che nel giro di un mese siano completate tutte le pratiche.

«Si tratta di un'iniziativa molto importante - ha spiegato l'assessore Barbagallo - che rende operativo il disegno di legge sulle terre incolte e va incontro al nuovo interesse per l'agricoltura da parte delle aziende agricole e del mondo giovanile, motivato sia dalla ricerca di sbocchi occupazionali, sia dalla sensibilità culturale rivolta all'ambiente, al territorio e alle attività agroalimentari, enogastronomiche e turistiche».

«Il bando - ha sottolineato Barbagallo - è stato vinto dalle aziende che presentavano una gamma di attività più ampia e che hanno elaborato le proposte di gestione delle foreste più complete e ricche di funzioni diverse, non solo azioni volte allo sviluppo della filiera del legno ma anche alla promozione turistica e alla raccolta dei funghi e dei frutti del bosco».

Le aree forestali di proprietà della Regione, che saranno affidate ai vincitori per un periodo di dodici anni, ammontano complessivamente a circa 3 mila ettari.