26 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Bergoglio boccia le liberalizzazioni

Il Papa: le droghe leggere sono pesanti

Jorge Mario Bergoglio fa sentire forte e chiaro la sua voce ancora una volta: "La droga non si vince con la droga" afferma Francesco, facendo piazza pulita dei compromessi che distinguono droghe leggere da droghe pesanti. La riduzione del danno, spiega, finora ha solo aumentato i danni.

CITTÀ DEL VATICANO - «No ad ogni tipo di droga. Semplicemente. No ad ogni tipo di droga». Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, i partecipanti alla 31esima edizione dell'International Drug Enforcement Conference che si è svolta a Roma da martedì a ieri.

«Vorrei dire con molta chiarezza: la droga non si vince con la droga! La droga è un male, e con il male non ci possono essere cedimenti o compromessi», ha detto Jorge Mario Bergoglio. «Pensare di poter ridurre il danno, consentendo l'uso di psicofarmaci a quelle persone che continuano ad usare droga, non risolve affatto il problema. Le legalizzazioni delle cosiddette 'droghe leggere', anche parziali, oltre ad essere quanto meno discutibili sul piano legislativo, non producono gli effetti che si erano prefisse. Le droghe sostitutive, poi, non sono una terapia sufficiente, ma un modo velato di arrendersi al fenomeno. Intendo ribadire quanto già detto in altra occasione: no ad ogni tipo di droga. Semplicemente. No ad ogni tipo di droga. Ma per dire questo no, bisogna dire sì alla vita, sì all'amore, sì agli altri, sì all'educazione, sì allo sport, aì al lavoro, sì a più fonti di lavoro. Un giovane che non ha lavoro, credo che la cifra sia 75 milioni in Europa, non sono sicuro, ma 'né né', né studia né lavora, entra in questa mancanza di orizzonte e di speranza e la prima offerta sono le addizioni, tra le quali la droga. La fonte di lavoro, l'educazione, lo sport, la sanità di vita è la strada della prevenzione della droga. Se si realizzano questi 'sì', non c'è posto per la droga, per l'abuso di alcol, per le altre dipendenze».

Per il Papa, «l'esempio di tanti giovani che, desiderosi di sottrarsi alla dipendenza dalla droga, si impegnano a ricostruire la loro vita, è uno stimolo a guardare in avanti con fiducia».