28 agosto 2025
Aggiornato 07:30
Comuni

Napoli sfiducia Sindaco e Governatore: «Siete privi di scienza»

Oggi parliamo di una città meravigliosa, popolata da gente meravigliosa, con una storia meravigliosa... ma anche con qualche difettuccio di quelli che, diciamo, non aiutano. Stiamo parlando di Napoli, perché la splendida Napoli che ne ha combinata un’altra delle sue

State a sentire, ma prima bisogna fare una premessa. Nella periferia di Napoli, a Bagnoli, una volta si ergeva un grande centro siderurgico dell’Italsider. Con la crisi dell’acciaio, nel 1992 l’impianto chiuse i battenti. Da allora e per gli anni a seguire è stato un fiorire di progetti (ci mise le mani anche Renzo Piano) per bonificare un’area strepitosa dal punto di vista logistico (all’estremità del golfo , davanti ad una incantevole isolotto) ma mostruosa dal punto di vista urbanistico con i ruderi dell’ex stabilimento lasciati a marcire come la carcassa di un gigante orrendamente mutilato. L’unico risultato di questi sforzi fu un ulteriore spreco di denaro al seguito di piani sistematicamente andati a vuoto.

Poi, però, venne la riscossa. Su una vasta area di Bagnoli nel 2001 fu edificato un modernissimo parco tecnologico, fiore all’occhiello di una città che reclamava il riconoscimento di una sua dignità scientifica e culturale.

Troppo bello per essere vero. E infatti proprio un anno fà la Città della scienza di Bagnoli fu interamente distrutta da un incendio sicuramente doloso. Le ragioni di questo atto barbarico? Da ricercare nei misteriosi furori della camorra, che come al solito rimasero misteriosi.

Ma Napoli non sarebbe Napoli se si arrendesse e nei giorni scorsi il nuovo ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, era stata invitata a presiedere la festa, con tanto di fanfare,  per dare il via alla ricostruzione della Città della scienza distrutta dalla camorra.

Volete sapere come è andata a finire? Dopo due ore di inutile attesa ministro, i cittadini accorsi all’evento e le scolaresche con le bandierine sono stati informati che l’evento era saltato perché il sindaco, Luigi de Magistris, e il presidente della Regione, Stefano Caldoro stavano ancora litigando su come dovessero essere utilizzati gli oltre 50 milioni di euro stanziati dallo Stato per restaurare l’area. Il sindaco infatti era fermo sulla necessità che i finanziamenti fossero impiegati per bonificare anche il litorale di Bagnoli, mentre il Governatore della Campania era di tutt’altro, avviso e sosteneva che i soldi dovessero servire solo per ricostruire la Città della scienza. Risultato è andato tutto a monte, la festa e la firma per avviare i lavori.

Come li vogliamo chiamare un sindaco e un governatore di regione che si accapigliano davanti agli studenti chiamati a festeggiare il ritorno della scienza a costo di mandare tutto in fumo?

«Il diavolo si annida nei dettagli», ha commentato mestamente la ministra Giannini mentre riponeva nella borsa i nastri che era stata chiamata a tagliere.

 Ma che senso ha prendersela con il diavolo? Diciamo la verità, a due personaggi così nelle sceneggiate napoletane affiderebbero solo un ruolo, quello de «i malamente».