Cortina ancora senza luce
Riscaldati da stufe e caminetti sulle montagne venete è caccia a candele e legna da ardere. Le linee telefoniche funzionano a singhiozzo e risulta difficile caricare i cellulari o utilizzare i pc
BELLUNO - Atmosfere dickensiane a lume di candela nelle baite dell'Ampezzano dove da 24 ore residenti e villeggianti stanno affrontando, con fatica, il black out che ha spostato il calendario indietro di cento anni. Riscaldati da stufe e caminetti sulle montagne venete è caccia a candele e legna da ardere. Le linee telefoniche funzionano a singhiozzo e risulta difficile caricare i cellulari o utilizzare i pc. Anche se a Falcade nell'Agordino è tornata la luce. Nel frattempo Terna ed Enel proprio stamattina, hanno messo in funzione il secondo grande gruppo elettrogeno di maxi taglia, raddoppiando la potenza disponibile, con i quali si stanno alimentando circa 2000 clienti nel centro ampezzano.
Entro la mattinata giungeranno a Cortina altri 29 gruppi elettrogeni che saranno collegati nelle prime ore del pomeriggio completando la rialimentazione dell'area. Il comandante dei vigili del fuoco di Belluno, Mauro Longo ha coordinato una serie di sopralluoghi aerei sulla zona che saranno effettuati in mattinata dai vigili del fuoco e dai tecnici di Enel e Terna per verificare i danni sulle linee elettriche. Il sospetto è che i guasti causati dal maltempo riguardino sia la linea ad alta che quella a media tensione. Impossibile al momento dire quando la situazione tornerà alla normalità.
A RUBA LE CANDELE - Alla Cooperativa, lo storico negozio in corso Italia, sono andate a ruba le candele e stamattina il bar, uno dei pochi che funziona in centro, è stato preso d'assalto. «E' un danno enorme per Cortina», ha sottolineato il direttore del negozio, Mario Manaigo. Ancora in tilt i bancomat mentre funzionano a singhiozzo i distributori di benzina, fondamentali per il funzionamento dei gruppi elettrogeni. E' leggermente migliorata, invece, la situazione stradale: se ieri mattina la cittadina era isolata, oggi, con gomme termiche fino a San Vito e catene da li' in poi, è possibile arrivare fino a Fiames, l'ultimo 'avamposto' del paese. Da San Vito in poi, tuttavia, la situazione è difficile, perché molti non hanno le catene a bordo o non sanno montarle. Nel pomeriggio, una volta sgombrate le strade dai fusti d'albero caduti sotto il peso della neve, e valutato il pericolo valanghe, dovrebbero essere riaperti anche i passi che collegano con le valli e le regioni confinanti.
Non sarà ripristinata prima delle 16 di oggi, invece, la linea ferroviaria sulla tratta Ponte nelle Alpi-Calalzo, bloccata dalla giornata di Santo Stefano per le conseguenze del maltempo nel bellunese, con Trenitalia che precisa che il servizio viene comunque garantito con pullman sostitutivi. In citta', intanto, si registrano i primi rinvii: l'incontro di hockey su ghiaccio Cortina-Asiago, previsto per stasera, è stato infatti rimandato. Nel frattempo le squadre dei vigili del fuoco hanno compiuto decine di interventi nella notte per rimuovere alberi che ostruivano le sedi stradali e portare gruppi elettrogeni in stalle o case vacanze con disabili. Giungono, infine,i dati sull'intensita' della nevicata: a Cortina i centimetri caduti sono circa 50, 70 ad Arabba e sul passo Falzarego addirittura 82.
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