26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Dichiarazione dei redditi

L'Isee cambia volto, maggior peso alla situazione patrimoniale e alla famiglia

RP | RP | RP | Saranno incrociate le diverse banche dati fiscali e contributive, ridotte le aree dell`auto-dichiarazione, saranno integrati dati e prestazioni a livello nazionale e locale. Inoltre, la riforma prevede una definizione più ampia del reddito e una forte attenzione verso i disabili

ROMA - Al via la riforma dell`Isee, l`indicatore della situazione economica equivalente, «strumento insostituibile» per l'erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali, come scritto nel comunicato del ministero del Lavoro.

LE NOVITA' - Per valutare in modo completo la condizione economica delle famiglie, con l`Isee riformato saranno incrociate le diverse banche dati fiscali e contributive, ridotte le aree dell`auto-dichiarazione, saranno integrati dati e prestazioni a livello nazionale e locale. Inoltre, la riforma prevede non solo una definizione più ampia del reddito e un maggior peso della situazione patrimoniale, ma anche una forte attenzione alle famiglie più numerose e alle diverse condizioni di disabilità.

OBIETTIVO PRIORITARIO DI GOVERNO - In vigore dal 1998, l`Isee «iniziava a mostrare i segni del tempo. Per questo il governo si è fortemente impegnato in questi mesi per una sua profonda rivisitazione, realizzata recependo anche le indicazioni arrivate sia dal Parlamento sia dalle parti sociali. Peraltro, la riforma dell'Isee era stata indicata dal documento dei cosiddetti saggi del Quirinale come uno degli obiettivi prioritari del futuro governo».

IN FAVORE DEI BISOGNOSI - In un periodo di crisi «un`esatta valutazione delle condizioni reddituali e patrimoniali del nucleo familiare e dei singoli componenti - ha proseguito la nota - è fondamentale per erogare servizi e prestazioni sociali, in modo da migliorare l`equità favorendo le situazioni di maggiore bisogno ed evitando sperequazioni. Di conseguenza, riformare l'Isee è un atto a forte valenza etica, in un momento in cui l'emergenza sociale impone di orientare le risorse disponibili a favore di chi è in uno stato di reale necessità».

GIOVANNINI, NON SONO FURBI MA LADRI - Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha aggiunto: «La cronaca, ancora in questi giorni, è purtroppo testimone di truffe, veri e propri scempi sociali, come certificato dalla Guardia di Finanza che ha registrato nel corso di un controllo su alcune università oltre il 60 per cento di certificazioni false. Con la riforma che abbiamo predisposto intendiamo non solo disporre di uno strumento più corretto per valutare le condizioni relative tra persone e famiglie con diverse possibilità economiche, ma anche restringere gli spazi all'evasione, ricordando che ogni presunta furberia, in effetti una vera e propria ruberia, toglie un`opportunità a coloro che ne hanno diritto».

Giovannini ha ribadito: «Questa riforma rappresenta anche un tassello fondamentale per sviluppare politiche efficaci di contrasto alla povertà, come quelle basate sul sostegno dell'inclusione sociale attiva (Sia)».

COMUNI FISSANO SOGLIE - Con il nuovo Isee si porrà fine a una serie di abusi e saranno inaspriti i controlli, riducendo anche i campi di auto- dichiarazione, ha spiegato il ministro del Lavoro: «Le risorse sono limitate ed è fondamentale vadano alle persone in necessità. L'Isee - ha aggiunto - è un indicatore e i Comuni dovranno adeguare le soglie a quelle prestazioni. Spetta alle amministrazioni pubbliche competenti fissare le soglie. In primo luogo si punta a ridurre le sperequazioni nell'accesso, a rafforzare i sistemi di controllo. Ci sono abusi ma la lotta contro gli abusi è permanente».

AUTO-DICHIARAZIONI - Quello che cambia, ha chiarito il ministro, è che «molte delle voci, oggi parte di auto-dichiarazioni, verranno compilate automaticamente dall'Inps attraverso l'accesso alle banche dati. Si riduce l'area dell'auto-dichiarazione e si consentono controlli molto più accurati. La stessa struttura del decreto prevede ulteriori controlli per evitare abusi. L'Isee considererà tutte le forme di reddito. La nuova scala consente di considerare in modo più forte le caratteristiche dei nuclei con carichi gravosi. In una situazione come l'attuale in cui una persona perde o trova il lavoro - ha aggiunto il ministro - non si guarderà solo alle dichiarazioni dei redditi dell'anno precedente ma si potrà calcolare l'Isee corrente e adeguare condizione del nucleo familiare alla condizione economica corrente. L'Isee sarà più aderente alle reali condizioni in quel momento».