Letta smentisce Le Iene: «Nessun finanziamento da lobby delle scommesse»
RP | RP | RP | Lo staff del premier: «La somma a cui si riferisce il servizio, che ammonta a 15mila euro fu data dal signor Porsia, come persona fisica, cioè come privato cittadino. Confermiamo che tra le aziende che hanno contribuito alla campagna elettorale per le elezioni europee del 2004 non figura alcuna società operante nel settore dei giochi d'azzardo»
ROMA - «Confermiamo formalmente che tra le aziende che, nel pieno rispetto della legge e in modo del tutto trasparente, hanno finanziato la campagna elettorale di Enrico Letta per le elezioni europee del 2004 non figura alcuna società operante nel settore dei giochi d'azzardo». E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa di Enrico Letta, diffusa dalla trasmissione televisiva 'Le Iene show' in risposta alle loro domande in merito.
«Il finanziamento cui si riferisce il servizio, che effettivamente ammonta a 15 mila euro – hanno spiegato dallo staff del presidente del Consiglio - fu effettuato dal signor Porsia (Antonio Porsia, amministratore unico dell'Hbg Gaming - uno dei colossi del gioco d'azzardo specializzato in Bingo e slot machines, ndr) - come persona fisica, cioè come privato cittadino che entrò in contatto con Enrico Letta in quanto ex consigliere di Tiziano Treu all'epoca in cui quest'ultimo ricopriva l'incarico di ministro dei Trasporti (ottobre 1998-dicembre 1999). Inoltre, anche ammesso, e non abbiamo informazioni in merito, che il signor Porsia fosse nel 2004 già attivo nel settore dei giochi d'azzardo, nessuna società a lui legata finanziò mai, né direttamente né indirettamente, Enrico Letta».