Bonino: «Serve un'operazione militare dell'UE contro il traffico dei migranti»
Il Ministro degli Esteri spera che i colleghi dell'Ue esaminino e comprendano, oggi a Bruxelles, la proposta da lei avanzata insieme al responsabile della Difesa Mario Mauro per il lancio di un'operazione militare dell'Ue contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo
BRUXELLES - Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, spera che i colleghi dell'Ue esaminino e comprendano, oggi a Bruxelles, la proposta da lei avanzata insieme al responsabile della Difesa Mario Mauro per il lancio di un'operazione militare dell'Ue contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo.
«Mi auguro che oggi sia un'occasione per meglio comprendere qual è il senso di questa proposta e che da lì parta un processo che si affianchi nel tempo a quello che unilateralmente stiamo facendo con 'Mare Nostrum'», ha detto il ministro al suo arrivo alla riunione del Consiglio Affari esteri dell'Ue.
I ministri degli Esteri dell'Ue ne parleranno a pranzo, prima che arrivino i ministri della Difesa (compreso Mauro), che parteciperanno a una sessione congiunta nel pomeriggio. Bonino ha detto di attendersi «una valutazione del senso reale di questa proposta, anche alla luce degli ultimi avvenimenti libici», e che prenda in considerazione il fatto «che certamente la pirateria è un grande attentato alla sicurezza, ma lo è altrettanto il traffico di esseri umani».
Con una lettera di due pagine inviata il mese scorso all'Alto rappresentante della Pesc Catherine Ashton (che presiede il Consiglio Esteri) Bonino e Mauro suggerivano «che siano esplorate tutte le possibili opzioni di una operazione della Pesd (Politica di sicurezza e difesa comune, ndr) guidata dall'Ue, contro il traffico di esseri umani attraverso il Mediterraneo, per scoraggiare le organizzazioni criminali, per assicurare alla giustizia i trafficanti, in collaborazione con gli Stati costieri e con le organizzazioni internazionali attualmente coinvolte nell'assistenza a terra alle vittime di questi crimini».
«Sono grata che la questione sia stata iscritta al primo Consiglio utile», quello di oggi, ha detto Bonino, che spera ci sia una decisione formale al prossimo vertice europeo, il 19 e 20 dicembre, quando si dovrebbero trarre anche le conclusioni del lavoro della 'Task Force' sull'estensione dei compiti delle missioni nel Mediterraneo di Frontex (l'Agenzia Ue di sorveglianza alle frontiere esterne). Il ministro degli Esteri ha insisitio sul fatto che il controllo della frontiera Sud è «responsabilità comune» per l'Ue, e che il contrasto al traffico di essere umani «non può essere sicuramente lasciato all'Italia e ancor meno a Malta, è un problema comune».
Per Bonino e Mauro, il modello da seguire dovrebbe essere quello di Eunavfor Atalanta, l'operazione navale dell'Ue contro la pirateria al alrgo del Corno d'Africa, che ha avuto ottimi risultati, ma Ashton presenterà alla discussione di oggi anche altre opzioni, e in particolare un rafforzamento delle missioni di Frontex (una sorta di «Frontex plus»), in funzione anti tratta di esseri umani.