20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Gabrielli: «Un quadro dei danni nei prossimi giorni»

Terremoto in Lunigiana, tanta la paura tra le persone

Circa mille persone, secondo una prima stima approssimativa, hanno dormito all'aperto, la notte scorsa, nei paesi della Lunigiana, colpiti da uno sciame sismico, che ha gettato le popolazioni locali nella paura. Relativamente contenuti i danni materiali

FIVIZZANO - Circa mille persone, secondo una prima stima approssimativa, hanno dormito all'aperto, la notte scorsa, nei paesi della Lunigiana, colpiti da uno sciame sismico, che ha gettato le popolazioni locali nella paura. Relativamente contenuti i danni materiali. Gli edifici più colpiti sono antichi, per lo più rurali e certamente non a norma antisismica. Ma è tanta la paura, provocata dalla prima scossa, quella più forte, delle 12.33 di ieri. Con i 5,2 gradi di magnitudo, è stata avvertita, raccontano in molti «come una grande esplosione».

Oltre 70 scosse - Un boato che ha fatto tremare la terra, seguito da altre 70 scosse. La più forte proprio questa notte, di 3,4 gradi alle 3.56. Un motivo in più di angoscia per le 200 persone che hanno dormito ai campi di accoglienza di Fivizzano e Casola. Altre 800 hanno però dormito in automobile, o nelle tende improvvisate nei cortili di casa. Intanto, secondo gli esperti, le scosse di assestamento potrebbero durare un'intera settimana.

Gabrielli: «Un quadro dei danni nei prossimi giorni» - «In questo momento non registriamo particolari criticità, anche se ci sono in atto accertamenti da parte di tecnici del Comune, ma purtroppo sono limitati quantitativamente, poi della Provincia e della Regione.» Lo ha detto il Capo di dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, a margine di un incontro con i sindaci della Lunigiana, a Fivizzano, in provincia di Massa.