31 luglio 2025
Aggiornato 05:00
Violenza sulle donne

Carmela uccisa con 2 coltellate alla gola

Sono state due coltellate alla gola a non lasciar scampo a Carmela Petrucci, la 17enne uccisa ieri a Palermo da un ragazzo di 23 anni, Samuele Caruso, al culmine di una violenta lite in cui è rimasta gravemente ferita anche la sorella della vittima ed ex ragazza dell'assassino

PALERMO - Sono state due coltellate alla gola a non lasciar scampo a Carmela Petrucci, la 17enne uccisa ieri a Palermo da un ragazzo di 23 anni, Samuele Caruso, al culmine di una violenta lite in cui è rimasta gravemente ferita anche la sorella della vittima ed ex ragazza dell'assassino. Oggi pomeriggio all'Istituto di medicina legale del Policlinico, il corpo della studentessa è stato sottoposto ad autopsia che ha rivelato come i fendenti letali sferrati dal giovane abbiano reciso la carotide, causando il rapido dissanguamento della vittima.
Intanto l'altra ragazza ferita, Lucia, ricoverata all'Ospedale Cervello, e non in pericolo di vita, continua a chiedere notizie della sorella, non avendo ancora saputo della sua morte. Per le prossime 48 ore la ragazza resterà nel reparto di Rianimazione, e solo successivamente, con l'aiuto di psicologi, le sarà detta la verità.
Nonostante l'omicida abbia affermato di aver agito per un raptus, la Procura di Palermo la pensa diversamente, e ha accusato il ragazzo di omicidio volontario premeditato e tentato omicidio. Samuele Caruso, infatti, aveva con sé il coltello, ritrovato in un piazzale distante alcune centinaia di metri dal luogo dell'omicidio, ed ha atteso sotto casa le sue vittime, come se si fosse trattato di un piano studiato. Lunedì il ragazzo sarà interrogato nuovamente dal gip che dovrà decidere sulla convalida dell'arresto.

Cittadini in piazza per dire il loro «no» - Alcune centinaia di cittadini hanno manifestato in piazza, di fronte al teatro Politeama, questo pomeriggio a Palermo per esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Carmela Petrucci, la studentessa di 17 anni uccisa dall'ex fidanzato della sorella, e per ribadire il proprio «no» alla violenza sulle donne.
La manifestazione organizzata dal «Comitato Antiviolenza 21 luglio» ha visto la partecipazione di decine di persone che hanno esibito diversi striscioni con slogan contro gli omicidi delle donne «101 donne uccise nel 2012 - Basta femminicidi!» si leggeva sullo striscione esibito di fronte all'ingresso del teatro; e ancora «Per ogni donna uccisa stuprata offesa siamo tutte parte lesa».
Tra i partecipanti alla manifestazione c'erano anche alcuni membri della giunta comunale, tra i quali l'assessore ai Servizi Sociali Agnese Ciulla che ha voluto sottolineare come quello della violenza sulle donne sia soprattutto un «problema legato ai giovani. Vittime e assassini - ha detto Ciulla - lanciano un campanello d'allarme potentissimo. I giovani urlano il loro dolore e la loro assoluta mancanza d'ascolto da parte degli adulti».
Alla manifestazione hanno partecipato anche gli studenti del liceo Umberto, la scuola frequentata dalla vittima e sua sorella, che è ancora ricoverata in rianimazione, ma fortunatamente fuori pericolo. Per il giorno del funerale di Carmela Petrucci, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha disposto che le bandiere comunali vengano esposte a mezz'asta.