Lugo: abbattere alberi per montare pannelli solari? Forse era meglio bruciare petrolio!
Nell'area dell'ex inceneritore di via Sant'Andrea sono stati malamente potati una decina di alberi ventennali, forse perché faranno ombra ai pannelli, preludio all'abbattimento?
In Via Sant'Andrea a Lugo è in corso di realizzazione un impianto fotovoltaico sul terreno precedentemente occupato dall'inceneritore. Purtroppo in questi giorni i volontari di Legambiente hanno potuto testimoniare come siano stati malamente potati circa 10 alberi d'alto fusto, di età probabilmente superiore a 20 anni. È sufficiente guardare dove sono state poste le strutture per i pannelli fotovoltaici per capire la ragione di questa potatura: avrebbero fatto ombra ai pannelli. É perciò facile prevedere, nel caso in cui dovessero sopravvivere ad una potatura così radicale, effettuata peraltro in piena estate, che gli alberi saranno presto abbattuti.
«Ovviamente la nostra associazione è da sempre promotrice dell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili - ha dichiarato Yuri Rambelli, presidente di Legambiente A. Cederna - ma in questo caso risulta quanto meno curioso che per installare pannelli fotovoltaici, producendo quindi energia «pulita» senza generare gas serra, si debbano abbattere degli alberi, che come è noto sono uno degli strumenti migliori per assorbire l'anidride carbonica in eccesso prodotta dalle attività umane. Di questo passo, tanto valeva bruciare petrolio e lasciare gli alberi così com'erano».
Legambiente chiede perciò all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna se l'abbattimento e/o la potatura radicale sia stata autorizzata e se siano già state previste misure compensative, a carico dell'azienda o dell'Unione dei Comuni per piantumare altre specie arboree in sostituzione di quelli dell'ex inceneritore.
«Vorremmo inoltre che le amministrazioni e gli stessi operatori economici riflettessero su di una corretta installazione di fonti rinnovabili - ha aggiunto Rambelli - dato che non ha molto senso la realizzazione di fotovoltaici a terra quando ci sono spazi di gran lunga più adatti e disponibili in quantità. Al di là del fatto che il terreno potrebbe essere utilizzato meglio per altri scopi, dall'agricoltura alla realizzazione di aree verdi per assorbire CO2 (e per le quali sono previsti incentivi), c'è anche il fenomeno in costante aumento di furti di pannelli solari: operazione decisamente redditizia e abbastanza semplice se gli impianti sono collocati a terra. Meglio sarebbe utilizzare le grandi superfici sui tetti dei capannoni o con la copertura dei parcheggi dei supermercati, che avrebbero un triplice vantaggio: un introito per il proprietario dell'area per l'affitto del tetto, maggiore sicurezza contro i furti di pannelli senza la necessità di installare costosi impianti di sorveglianza e la possibilità di lasciare la macchina parcheggiata all'ombra. Basti pensare che coprendo il tetto e il parcheggio del solo centro Commerciale Globo di Lugo si potrebbe realizzare un impianto grande circa il doppio di quello dell'ex inceneritore».