29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Lotta alla mafia

Sequestro 210 milioni di beni a imprenditore palermitano

L'uomo è considerato vicino ai boss Lo Piccolo. Le indagini patrimoniali svolte dal Gico, corroborate successivamente da una consulenza contabile disposta dalla Procura, hanno evidenziato inoltre che l'originaria società con la quale l'imprenditore, nei primi anni 90, ha iniziato la sua attività, presentava valori di bilancio irrisori o addirittura negativi

PALERMO - Beni per un valore di 210 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo ad un imprenditore palermitano di 59 anni, condannato nel 2007 per favoreggiamento mafioso, per le sue molteplici e radicate relazioni con le famiglie della «Noce», di Torretta e di Carini. A carico dell'imprenditore vi sono le dichiarazioni dei diversi pentiti tra cui Calogero Ganci, e Francesco Giuseppe Briguglio. I suoi rapporti con la famiglia mafiosa di Carini sono emersi, invece, dal contenuto di alcuni pizzini rinvenuti in possesso di Salvatore Lo Piccolo al momento della sua cattura.
In uno dei messaggi vi era infatti il chiaro riferimento all'acquisizione da parte dell'imprenditore di alcuni immobili ed alla corresponsione a Cosa Nostra di 200 mila euro a titolo di mediazione.

LE INDAGINI PATRIMONIALI - Le indagini patrimoniali svolte dal Gico, corroborate successivamente da una consulenza contabile disposta dalla Procura, hanno evidenziato inoltre che l'originaria società con la quale l'imprenditore, nei primi anni 90, ha iniziato la sua attività, presentava valori di bilancio irrisori o addirittura negativi.
Del successivo autofinanziamento (per ben 7 miliardi delle vecchie lire tra il 1995 ed il 2000) non è stata riscontrata alcuna provenienza dalla contabilità societaria e tali notevolissime risorse sono risultate assolutamente sproporzionate ed incoerenti rispetto ai redditi dichiarati dall'uomo e dai suoi familiari.
I sigilli sono scattati per 6 società operanti nel settore della grande distribuzione di detersivi e prodotti per la casa ubicate in Palermo e Carini, 6 terreni in Palermo e Partinico, 36 fabbricati di diversa tipologia ubicati in Palermo, Partinico, Trappeto e San Vito Lo Capo, due autovetture di grossa cilindrata, modello Mercedes e Audi e disponibilità finanziarie per circa 7 milioni di euro.